La Parliamentary Assembly del Consiglio d’Europa ha adottato una raccomandazione sull’uso dell’intelligenza artificiale in ambito medico, indicando al Committee of Ministers alcune azioni specifiche da implementare per fare fronte alle sfide mediche, etiche e giuridiche poste dall’AI in questo settore.
Consiglio d’Europa – Recommendation 2185 (2020): le sfide mediche, etiche e giuridiche nell’uso dell’intelligenza artificiale in medicina
Anno 2020
Il documento, riconosciuta l’importanza che l’AI può assumere in ambito medico in termini di promozione del diritto alla salute nella sua dimensione individuale e pubblica e evidenziata la presenza di rischi che potrebbero, invece, minare la tutela dei diritti delle persone, raccomanda al Committee of Ministers le seguenti azioni:
- Incaricare l’Ad Hoc Committee on Artificial Intelligence (CAHAI) della predisposizione di uno strumento giuridico specificamente dedicato all’AI, preferibilmente uno strumento vincolante e di portata globale, come una convenzione aperta anche a Stati terzi, che ponga particolare enfasi sull’impatto prodotto dall’AI, in generale, sui diritti umani e, in particolare, sul diritto alla salute;
- Coinvolgere altri organismi del Consiglio d’Europa nelle attività portate avanti dal CAHAI nell’ottica di affrontare adeguatamente le sfide legate alla salute, soprattutto in termini di privacy, confidenzialità e cybersicurezza dei dati sanitari personali, di consenso informato e di responsabilità degli stakeholder;
- Incaricare il Comitato di Bioetica interno al Consiglio d’Europa (DH-BIO) e il Comitato consultivo della Convenzione per la protezione delle persone con riguardo al trattamento automatizzato dei dati personali di trovare sinergie nelle loro attività per guidare gli Stati membri verso una buona governance dei dati sanitari, al fine di prevenire qualsiasi abuso sovrano o commerciale dei dati personali attraverso le applicazioni di AI di natura medica;
- Aggiornare la Recommendation CM/Rec (2016)3 sui diritti umani e il commercio con l’obiettivo di riflettere su queste sfide moderne e sugli obblighi degli Stati membri alla luce della Carta sociale europea (comprendo il diritto alla salute).
Oltre a ciò, l’Assemblea raccomanda al Committee of Ministers di incoraggiare gli Stati membri a:
- Adottare un approccio nazionale olistico, con il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali, sull’uso delle tecnologie di AI nei servizi sanitari basati su un coinvolgimento e una responsabilità multistakeholder, così come realizzare un’appropriata valutazione dell’impatto socioeconomico e sui diritti umani, nell’ottica di consolidare il pieno accesso delle loro popolazioni ai servizi sanitari pubblici e di dare effettività al diritto di ognuno alla salute come delineato nella Carta sociale europea;
- Partecipare più attivamente allo sviluppo e alla diffusione delle applicazioni di AI per i servizi sanitari a livello nazionale e prevedere una valutazione e un monitoraggio nazionale di questi sistemi da parte di autorità indipendenti, così come un dettagliato processo di autorizzazione per la loro diffusione, soprattutto nei servizi sanitari pubblici, al fine di contrastare i rischi per i diritti individuali e per la salute pubblica, conformemente al principio di precauzione;
- Esaminare le opzioni giuridiche e tecniche per la certificazione e la convalida delle applicazioni di AI per l’ambito sanitario sviluppate sia pubblicamente che commercialmente (coprendo il prodotto finale e tutte le fasi del processo di progettazione e sviluppo del’AI) a livello nazionale e a livello europeo;
- Rafforzare i loro meccanismi nazionali di valutazione di impatto sui diritti umani facendo riferimento alle applicazioni di AI legate all’ambito sanitario;
- Garantire che le tecnologie sanitarie basate sull’AI non sostituiscano completamente il giudizio umano e che le decisioni prese con il supporto dell’AI in ambito sanitario siano sempre convalidate da professionisti sanitari adeguatamente formati;
- Elaborare un quadro normativo che chiarisca la responsabilità degli stakeholder in riferimento alla progettazione, alla diffusione, alla manutenzione e all’utilizzo di sistemi di AI in materia sanitaria (inclusi i dispositivi medici impiantabili e indossabili) nel contesto nazionale ed europeo, ridefinire la responsabilità degli stakeholder per i rischi e i danni che possono derivare da questo tipo di applicazioni e assicurare l’effettiva applicazione di strutture di governance e di meccanismi di law-enforcement che garantiscano l’implementazione di questo quadro giuridico;
- Discutere su come bilanciare la necessità di assicurare una forte tutela ai dati personali e il bisogno di utilizzare i dati personali sanitari per il bene comune nel contesto dei miglioramenti che i sistemi di AI possono apportare alla salute pubblica, nel rispetto dei diritti umani, anche per quanto riguarda la predisposizione di migliori strutture di governance per anticipare e gestire la risposta alla pandemia;
- Accelerare la loro adesione, se ancora non realizzata, alla Convenzione di Oviedo e ai suoi protocolli e al Protocollo che modifica la Convenzione per la protezione degli individui con riguardo al trattamento automatizzato dei dati personali;
- Adattare i loro sistemi di istruzione e di formazione per integrare l’alfabetizzazione in materia di AI nei percorsi scolastici e nelle istituzioni per la formazione medica, ponendo particolare enfasi sui principi etici dell’AI e sugli usi responsabili delle applicazioni di AI;
- Potenziare gli investimenti per la costruzione delle infrastrutture digitali necessarie per superare il divario digitale prevalente e assicurare che le innovazioni basate sull’AI non esacerbino le diseguaglianze sanitarie esistenti;
- Dare inizio a un dibattito nazionale sull’uso dell’AI in ambito medico al fine di accrescere la consapevolezza della popolazione e dei professionisti sanitari sui rischi e sui benefici che possono derivare dall’impiego dell’AI per il benessere e per la sanità, facendo particolare attenzione ad alcune applicazioni sviluppate a livello commerciale e già presenti sul mercato che traggono vantaggio dagli attuali vuoti normativi;
- Prendere in considerazione possibilità opzioni per armonizzare l’interconnettività delle reti nazionali di dati sanitari delle banche dati in modo da consentire collegamenti di dati conformi ai diritti umani per l'analisi basata sull'IA e costruire "sistemi sanitari di apprendimento".
Il testo della Raccomandazione è disponibile al seguente link e nel box download.
Marta Fasan
Pubblicato il: Giovedì, 22 Ottobre 2020 - Ultima modifica: Domenica, 21 Gennaio 2024