Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, in tema di AI.
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Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, in tema di AI.
Il 7 dicembre 2023 la Corte di Giustizia (Prima Sezione) ha stabilito che il credit scoring elaborato da una società che fornisce informazioni commerciali costituisce un processo decisionale automatizzato relativo alle persone fisiche ai sensi dell’art. 22 del regolamento generale sulla protezione dei dati (“GDPR”), quando l’utilizzo dello stesso da parte di una società terza determini in modo decisivo la stipula, l’esecuzione o la cessazione di un rapporto contrattuale.
Con l’ordinanza n. 28358 del 2023 la prima sezione della Corte di cassazione civile ha confermato la liceità del rating reputazionale operato tramite un algoritmo quando l’interessato abbia avuto conoscenza del suo procedimento e prestato un valido e libero consenso al suo utilizzo.
La Corte Distrettuale di Columbia ha confermato la decisione dell’Ufficio Copyright statunitense (United States Copyright Office, USCO) di negare il copyright su un’opera d’arte generata dall’intelligenza artificiale in quanto «priva di un autore umano».
Il 4 luglio 2023 la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha stabilito che la condanna amministrativa comminata dalla Federazione Russa nei confronti del signor Glukhin e l'uso di tecnologia di riconoscimento facciale nei confronti dello stesso, hanno violato la sua libertà di espressione (articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, d’ora in avanti “Convenzione”) e il suo diritto al rispetto della vita privata e familiare (articolo 8 della Convenzione).
Il Consiglio di Stato, nell’ambito di una controversia riguardante la vittoria di una gara d’appalto per la fornitura di dispositivi medici, ha definito il concetto di algoritmo, distinguendolo da quello di intelligenza artificiale.
Nel caso Ed Bridges (R) v. The Chief Constable of South Wales Police and others, in riforma della sentenza della High Court, la Corte di Appello ha ritenuto l’impiego di strumenti di riconoscimento facciale automatizzati (automated facial recognition,“AFR”) illegittimo sulla base i) dell’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, ii) della legislazione sulla protezione dei dati personali (Data Protection Act del 2018) e infine iii) del Public Sector Equality Duty della sezione 149 dell’Equality Act del 2010.
Il 5 febbraio 2020 la District Court dell’Aja ha dichiarato illegittimo, perché contrario all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU), l’impiego del sistema algoritmico System Risk Indication (SyRI) da parte del governo dei Paesi Bassi per l’individuazione di frodi nell’accesso dei cittadini a prestazioni sociali, esenzioni e benefici fiscali.
Con la sentenza del 4 settembre 2019, la High Court of Justice Queen’s Bench Division (Administrative Court) ha ritenuto legittimo l’impiego da parte della South Wales Police (SWP) force di sistemi di riconoscimento facciale automatizzati (automated facial recognition, “AFR”) al fine di prevenzione del crimine.
L’8 aprile 2019 il Consiglio di Stato ha stabilito che l’utilizzo da parte della Pubblica Amministrazione di un algoritmo il cui funzionamento non sia conoscibile violi i principi relativi allo svolgimento dell’attività amministrativa e, in particolare, l’imparzialità, la pubblicità e la trasparenza del relativo atto amministrativo informatico, accogliendo l’appello proposto e riformando la sentenza di primo grado.
Il 21 marzo 2019 il Conseil Constitutionnel ha dichiarato la legittimità costituzionale dell’art. 33, comma 2, della Loi n° 2019-222 du 23 mars 20192019 de programmation 2018-2022 et de réforme pour la justice, in quanto il divieto di profilazione dei giudici attraverso il ricorso all’AI impedisce la realizzazione di indebite pressioni e di pratiche di forum shopping giurisdizionale e tutela i principi e le garanzie costituzionali poste a presidio del funzionamento del sistema giudiziario francese.