L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato nel marzo 2024 la sua prima Risoluzione in materia di AI, con l’obiettivo di guidarne l’applicazione verso il progresso globale e accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, ponendo attenzione alla riduzione del divario digitale nei paesi in via di sviluppo.
ONU – Risoluzione 78/L.49 “Seizing the opportunities of safe, secure and trustworthy artificial intelligence systems for sustainable development”: l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adotta la sua prima Risoluzione in materia di AI
Anno 2024
Il documento ribadisce l’impegno dell’Assemblea verso il rispetto del diritto internazionale e, in particolare, dello Statuto delle Nazioni Unite e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, facendo riferimento anche a risoluzioni precedenti in materia di innovazione tecnologica e sviluppo sostenibile, oltre ad altri documenti internazionali di rilevanza. Di seguito, la Risoluzione riconosce che i sistemi di AI sicuri, affidabili e degni di fiducia, ai quali la stessa si riferisce, sono utilizzati in ambito non militare, sono human-centric, affidabili, spiegabili, etici, inclusivi, operano nel pieno rispetto dei diritti umani, di cui promuovono anche la tutela, e del diritto internazionale e preservano la privacy. Essi sono anche orientati allo sviluppo sostenibile e responsabile, il quale può essere ostacolato in caso di progettazione, sviluppo, implementazione e utilizzo improprio o malevolo dei sistemi.
Il testo si impegna a ridurre il divario digitale e in materia di AI tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo e a promuovere l’utilizzo di sistemi di AI sicuri, affidabili e degni di fiducia per accelerare e rendere possibile lo sviluppo sostenibile nella sua dimensione economica, sociale e ambientale, con particolare riferimento ai Sustainable Development Goals (SDGs).
La Risoluzione incoraggia anche gli Stati membri e invita le parti interessate, nell'ambito dei rispettivi ruoli e responsabilità, a sviluppare e sostenere approcci e quadri normativi e di governance relativi a sistemi di AI sicuri, affidabili e degni di fiducia.
In particolare, il documento sollecita gli Stati membri e le altre parti interessate a collaborare e offrire sostegno ai paesi in via di sviluppo, affinché possano accedere in maniera inclusiva e paritaria ai vantaggi offerti della trasformazione digitale (in particolare relazione ai sistemi di AI) e alle innovazioni tecnologiche. Si incoraggia un incremento della capacità di questi paesi di affrontare e superare le barriere strutturali all'utilizzo dei benefici derivanti dalle nuove tecnologie, essendo inoltre sottolineata l'importanza di aumentare i finanziamenti destinati alla ricerca e all'innovazione legati agli SDGs e ai sistemi di AI. Il testo invita anche a stimolare lo sviluppo di ambienti innovativi che migliorino le competenze tecniche nei paesi in via di sviluppo e a mobilitare rapidamente risorse tecnologiche e finanziarie per ridurre il divario digitale e in materia di AI, in base alle esigenze nazionali specifiche. La Risoluzione incoraggia inoltre a promuovere l'accesso, la produzione e l’utilizzo dei sistemi di AI per conseguire uno sviluppo sostenibile nella sua dimensione economica, sociale e ambientale.
Il testo enfatizza inoltre il rispetto, la protezione e la promozione dei diritti umani nell'uso dei sistemi di AI, sottolineando la necessità di non utilizzare sistemi non conformi al diritto internazionale dei diritti umani o che presentano rischi eccessivi per il godimento dei diritti umani. Incoraggia gli Stati membri a promuovere sistemi di AI sicuri, affidabili e inclusivi, creando un ambiente favorevole per questi sistemi, al fine di affrontare le principali sfide globali, con particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo. A questo scopo, la Risoluzione incoraggia:
a) la promozione dello sviluppo e dell'attuazione di approcci regolatori e di governance a livello nazionale per supportare l'innovazione e l’investimento in sistemi di AI responsabili e inclusivi;
b) l’introduzione di misure efficaci per l'identificazione, la classificazione, la valutazione, la verifica, la prevenzione e la mitigazione delle vulnerabilità e dei rischi legati all'AI;
c) la promozione di meccanismi per favorire la segnalazione di vulnerabilità tecniche e usi impropri dei sistemi di AI;
d) l’adozione di misure per aumentare la consapevolezza pubblica sulle funzioni, capacità, limitazioni e sugli ambiti d'uso appropriati dei sistemi di AI;
e) lo sviluppo, l'attuazione e la diffusione di meccanismi di monitoraggio e gestione dei rischi, comprese le politiche di protezione dei dati personali e le valutazioni d'impatto;
f) il rafforzamento degli investimenti nella creazione e nell’attuazione di salvaguardie efficaci per la sicurezza dei sistemi di AI;
g) lo sviluppo e il dispiegamento di strumenti tecnici, standard e procedure accessibili, adattabili e interoperabili a livello internazionale;
h) lo sviluppo e l'attuazione di quadri normativi, procedure e standard internazionalmente interoperabili per l’addestramento e il test dei sistemi di AI durante il loro intero ciclo di vita per proteggere gli individui da ogni forma di discriminazione, bias o utilizzo improprio ed evitare di rafforzare o perpetuare applicazioni e risultati discriminatori;
i) la promozione e, ove appropriato, l'implementazione di garanzie idonee ad assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale;
j) la salvaguardia della privacy e la protezione dei dati personali;
k) la valorizzazione della trasparenza, della prevedibilità, dell'affidabilità e della comprensibilità dei sistemi di AI durante il loro intero ciclo di vita, anche tramite la fornitura di avvisi e spiegazioni e la promozione del controllo umano;
l) il rafforzamento degli investimenti in tutele efficaci durante l’intero ciclo di vita dei sistemi, comprese le valutazioni di rischio e impatto, al fine di proteggere l'esercizio e mitigare il potenziale impatto sul pieno ed effettivo godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali;
m) la promozione dei sistemi di AI che facciano progredire, proteggano e preservino la diversità linguistica e culturale;
n) l’aumento della condivisione di informazioni a condizioni mutualmente concordate;
o) la promozione della ricerca e della cooperazione internazionale per comprendere e bilanciare i benefici e i rischi dell'AI nel colmare il divario digitale e raggiungere gli SDGs;
p) l’adozione di misure specifiche da parte degli Stati membri per eliminare il divario digitale di genere e per integrare una prospettiva di disabilità, genere e uguaglianza razziale nelle decisioni di policy; e
q) il progresso della ricerca e della cooperazione internazionale per sviluppare misure per l'identificazione e la valutazione degli impatti dei sistemi di AI sui mercati del lavoro, per mitigare possibili conseguenze negative e promuovere programmi finalizzati alla formazione digitale e all’accesso ai sistemi di AI.
La Risoluzione sottolinea l'importanza della governance dei dati, della circolazione di best practices e della collaborazione internazionale per garantire l’affidabilità dei flussi di dati transfrontalieri per sistemi di AI sicuri, affidabili e degni di fiducia. Il documento promuove un dialogo costante e produttivo sull'evoluzione dell’AI, stimolando la formulazione di best practices e la conduzione di ricerche, analisi e mappatura dei rischi che coinvolgano attivamente sia la comunità internazionale che le parti interessate. Inoltre, incoraggia il settore privato affinché aderisca alle normative nazionali e internazionali, allineandosi ai principi delle Nazioni Unite in materia di imprese e diritti umani, in modo da garantire un accesso equo ai benefici derivanti dall'AI.
Il testo della Risoluzione è disponibile al seguente link e nel box download.