La Corte Suprema dell’Illinois ha pubblicato la sua Policy sull’uso dell’intelligenza artificiale nel sistema giudiziario dello Stato dell’Illinois. La Policy è da considerarsi efficace a partire dal 1 gennaio 2025.
Stati Uniti - Corte Suprema dell'Illinois - Policy sull'uso dell'intelligenza artificiale nel sistema giudiziario dell'Illinois
Anno 2025
Nel documento elaborato la Corte Suprema dell'Illinois, ribadendo il suo impegno a sostenere i più alti standard etici nell'amministrazione della giustizia, riconosce come il rapido sviluppo delle tecnologie di AI e le loro potenzialità stiano portando a una crescente integrazione di questi sistemi all’interno dei tribunali, in quanto possono offrire maggiore efficienza e un migliore accesso alla giustizia. Tuttavia, le problematicità che emergono in relazione all’uso dell’AI e in particolare ai modelli di AI generativa (come, ad esempio, l'autenticità, l'accuratezza, la parzialità e l'integrità dei documenti, dei procedimenti, delle prove e delle decisioni dei tribunali) comportano la necessità, secondo la Corte Suprema, di comprendere le capacità e i limiti di questa tecnologia qualora sia applicata al sistema giudiziario dell’Illinois.
A tale scopo, la Policy prevede in capo ai tribunali dell'Illinois il compito di vigilare sull’uso delle tecnologie di AI che possano comportare rischi per la tutela del giusto processo, dell’eguaglianza tra le persone o per l'accesso alla giustizia. Non sono, quindi, da considerarsi consentiti i contenuti generati dall'AI non verificati o deliberatamente fuorvianti che perpetuino pregiudizi, pregiudichino le parti o oscurino l'accertamento della verità e il processo decisionale.
Per quanto riguarda l’impiego dei sistemi di AI da parte di avvocati, giudici, cancellieri, assistenti giudiziari, personale giudiziario e ad opera delle parti processuali, la Policy stabilisce che questo uso della tecnologia è da considerarsi consentito a condizione che avvenga in conformità agli standard giuridici ed etici applicabili in materia. In particolare, non dovrebbero essere previsti obblighi informativi circa l’uso dell’AI nelle memorie di parte.
Il documento afferma, poi, la piena applicazione delle Regole di condotta professionale e del Codice di condotta giudiziari anche all’uso dell’AI e l’attribuzione di eventuali responsabilità ai soggetti che si siano avvalsi dei risultati prodotti dalla tecnologia (avvocati, giudici, parti processuali). La Policy prevede, infatti, il dovere per tutti gli utilizzatori di esaminare accuratamente i contenuti generati dall'AI prima di impiegarli in qualsiasi procedimento giudiziario, per garantirne l'accuratezza e la conformità agli obblighi giuridici ed etici vigenti. In questo senso, prima di utilizzare qualsiasi tecnologia (compresi i sistemi di AI generativa), gli utenti devono aver compreso sia, in generale, quali siano le capacità tecniche offerte dai sistemi di AI, sia le funzionalità specifiche degli strumenti utilizzati.
Inoltre, la Corte riconosce la necessità di assicurare un uso sicuro dell'AI nel rispetto delle leggi e dei regolamenti in materia di privacy e riservatezza. I sistemi di AI non devono compromettere la tutela delle informazioni sensibili, come le comunicazioni riservate, le informazioni di identificazione personale (personal identifying information, PII), le informazioni sanitarie protette (protected health information, PHI), i dati relativi alla giustizia e alla sicurezza pubblica, le informazioni relative alla sicurezza o le informazioni contrarie agli standard di condotta giudiziaria o la cui diffusione può minare la fiducia pubblica.
Con questa Policy, la Corte Suprema dell'Illinois si impegna, quindi, a garantire il rispetto dei principi fondamentali in materia, esplorando al contempo i potenziali benefici offerti dalle nuove tecnologie di AI. La Corte riesaminerà regolarmente la Policy adottata alla luce dell’evoluzione tecnologica, assicurando che nell’uso dell’AI sia sempre assicurata priorità alla tutela della fiducia del pubblico nella magistratura e nell'amministrazione della giustizia. Per tale ragione, i giudici devono rimanere responsabili delle loro decisioni, indipendentemente dai progressi tecnologici realizzati.
Infine, la Corte Suprema incoraggia lo svolgimento di una formazione continua in materia di tecnologie emergenti, compresa l’AI, al fine di assicurare lo sviluppo di tecnologie che migliorino i servizi dei tribunali e promuovano un accesso equo alla giustizia.
Il testo del documento è disponibile al seguente link e nel box download.