Il Comune di Portland (Oregon, USA) ha emanato un’ordinanza all’interno del City Code vietando l’utilizzo da parte di privati di tecnologie di riconoscimento facciale in strutture pubbliche.
Stati Uniti d'America – Ordinanza comunale, Chapter 34.10, 2020: divieto di utilizzo di tecnologie di riconoscimento facciale per i privati
9 settembre 2020
Il divieto è stato imposto perché è stato ampiamente dimostrato che questi strumenti spesso presentano errori legati al genere o all’origine etnica nei processi di identificazione. Inoltre la raccolta e l’uso di dati biometrici può compromettere il diritto alla privacy dei privati. Per questi motivi, l’ordinanza ha vietato ai privati di poter utilizzare tecnologie di riconoscimento facciale (intese come quei sistemi che identificano un individuo o che ottengono informazioni personali in base a caratteristiche del volto) all’interno di strutture pubbliche.
Il provvedimento si occupa anche di definire quali siano le strutture pubbliche rilevanti per il divieto, ossia: “Qualsiasi luogo o servizio che offra al pubblico alloggi, vantaggi, strutture o privilegi sotto forma di beni, servizi, alloggi, divertimenti, trasporti o altro”.
Nonostante sia vietato in modo assoluto l’utilizzo di queste tecnologie, l’ordinanza prevede tre eccezioni: quando l’utilizzo sia necessario per rispettare leggi federali, statali o locali; per poter accedere al proprio strumento di comunicazione oppure a quello fornito dal datore di lavoro; nel caso di servizi di rilevamento automatico dei volti nelle applicazioni social.
Se una persona è stata danneggiata da una violazione dell’ordinanza, questa ha diritto al risarcimento del danno risultante dalla violazione o a $1.000 al giorno (per ogni giorno in cui la violazione è stata commessa) se la cifra risulta maggiore rispetto al valore del danno subìto.
Il documento può essere consultato a questo link e nel box del download.