La proposta legislativa S.681 Facial Recognition and Biometric Technology Moratorium Act è stata presentata il 3 luglio 2023 al Congresso degli Stati Uniti d’America. Il testo vieta la sorveglianza biometrica da parte del Governo Federale in assenza di un’esplicita autorizzazione legislativa, indica il contenuto di tale autorizzazione e nega alcune sovvenzioni federali per la sicurezza pubblica ai governi statali e locali che utilizzino la sorveglianza biometrica.
Stati Uniti d’America - Proposta di legge relativa al Facial Recognition and Biometric Technology Moratorium Act 2023: divieto di utilizzo di sistemi di sorveglianza biometrica in assenza di un’esplicita autorizzazione legislativa
3 luglio 2023
La proposta dispone il divieto generale (sezione 3) per ogni agenzia o agente federale di acquisire, possedere, accedere o usare negli Stati Uniti d’America sistemi di sorveglianza biometrica o informazioni derivanti da queste tecnologie ma utilizzati da un altro organismo/soggetto/ente.
Tale divieto prevede un’eccezione nel caso in cui sia il Congresso a stabilire tramite legge un’esplicita autorizzazione e a individuare in modo specifico: i soggetti autorizzati ad utilizzare il sistema (e per quale scopo), il tipo specifico di sistema e di dati biometrici autorizzati, eventuali usi vietati, gli standard per l’utilizzo e la gestione delle informazioni ricavate dal sistema di sorveglianza biometrica, i requisiti di verifica per garantirne l'accuratezza delle tecnologie, gli standard per le metriche di accuratezza (in particolare, in relazione a genere, colore della pelle ed età) e tutele rigorose per il giusto processo, la privacy, la libertà di espressione e di associazione e l'equità razziale, di genere e religiosa.
Si precisa che i sistemi di sorveglianza biometrica indicati nel testo includono il riconoscimento facciale o altro sistema di riconoscimento biometrico (escludendo l'identificazione basata sulle impronte digitali o del palmo), a distanza e in tempo reale o su una registrazione o fotografia (sezione 2, punto1).
Le informazioni ottenute utilizzando tecnologie di sorveglianza biometrica, con inosservanza del divieto relativo, non sono ammissibili dal governo federale in alcuna indagine o procedimento penale, civile, amministrativo o di altro tipo. Inoltre, il testo prevede una presunzione per la quale una violazione del divieto di sorveglianza biometrica costituisce un danno per il quale un individuo potrà intentare una causa contro il governo federale.
Infatti, in tal caso, il governo federale potrà essere citato in giudizio da persone fisiche o da funzionari statali autorizzati dalla legge a intentare azioni per conto dei residenti di uno Stato (in qualità di parens patriae, quando gli interessi di questi ultimi siano stati minacciati o lesi dalla violazione).
Inoltre, la proposta di legge prevede che uno Stato o un'unità di governo locale non possono ricevere sovvenzioni federali per la sicurezza pubblica e, in particolare, in relazione al cd. programma di sovvenzioni Byrne, a meno che non rispettino una legge o una politica sostanzialmente simile al divieto relativo al riconoscimento facciale e alla tecnologia biometrica contenuto nell’atto normativo in esame.
Il testo della proposta di legge è disponibile al seguente link e nel box download