Il Comitato Nazionale per la Bioetica ha approvato un parere sulla attuale condizione delle persone affette da malattie mentali nel nostro Paese, anche alla luce della legge 81/2014 che ha disposto la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
Comitato Nazionale per la Bioetica - Parere: “La cura delle persone con malattie mentali: alcuni problemi bioetici”
Anno 2017
Nel parere, il Comitato tratteggia un quadro della tutela apprestata dallo Stato italiano alle persone con disturbi psichici e prende in esame, dal punto di vista bioetico, le criticità che tuttora permangono nel nostro ordinamento. Inoltre, il parere esamina le prospettive che si aprono dopo l'abolizione degli OPG, avvenuta nel 2014, e la loro sostituzione con le REMS, Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza.
Il CNB si propone come obiettivo primario quello di evidenziare come l'approccio alle malattie mentali debba spostarsi da una prospettiva meramente biologica, incentrata sulla cura fisica della malattia, a una prospettiva più ampia, che prenda in considerazione il contesto ambientale e culturale di provenienza del malato quale persona ancora dotata di autonomia decisionale, e che tenda al suo reinserimento sociale.
Il Comitato evidenzia infatti come, nonostante siano trascorsi già circa quarant'anni dall'abolizione dei manicomi (avvenuta con la legge 180/1978), non si sia riusciti a debellare la stigmatizzazione sociale che grava sui malati mentali, considerati ancora oggi soggetti pericolosi, da allontanare dalla collettività, senza reali possibilità riabilitative.
Nello stilare un elenco di priorità, il CNB propone quindi di:
- Ridurre la variabilità, cioè il problema per cui persone con le medesime caratteristiche cliniche non possano usufruire di servizi omogenei nelle varie regioni del nostro Paese;
- Incrementare la capacità delle strutture residenziali di dimettere i pazienti e di farli rientrare a casa;
- Colmare le carenze di interventi sul piano sociale;
- Individuare indici di qualità dei servizi per la valutazione delle prestazioni erogate;
- Incrementare la ricerca, a fronte della grande sproporzione ad oggi esistente fra la gravità delle malattie e i fondi stanziati per effettuare ricerche;
- Verificare l'appropriatezza dell'uso dei farmaci sui malati;
- Rendere effettivo il diritto dei malati a una diagnosi tempestiva e incrementare la presa in carico dei soggetti in età adolescenziale.
- Monitorare costantemente l’attuazione del nuovo sistema di trattamento dopo la chiusura degli OPG.
Nel box download sono disponibili il testo completo del parere e l'abstract.