La Maison médicale Jeanne Garnier di Parigi, il più grande centro francese di cure palliative per numero di posti letto (81, distribuiti in 6 unità specializzate), ha recentemente pubblicato uno studio sulle domande di eutanasia dei suoi pazienti.
Francia - Maison Médicale Jeanne Garnier - Studio sulle domande di eutanasia e cure palliative
Anno 2014
Scopo dello studio era quello di raccogliere, classificare e quantificare le espressioni dei desideri di morire tra i pazienti presi in carico nel centro di cure palliative, anche al fine di contribuire al dibattito francese sulla legislazione in materia di fine vita (cd. loi Leonetti del 2005), sia per quanto attiene alle domande di eutanasia, sia in riferimento al ruolo delle cure palliative nella riduzione di tali richieste.
Nello studio sono state selezionate e analizzate le informazioni contenute nelle annotazioni del personale sanitario, classificando quelle relative al desiderio di morire (wishes to die-WD) e i relativi pazienti in tre categorie: euthanasia requests (ER); suicidal thought (ST); other wish to die (OWD).
Al tal fine, prima dello studio una équipe multidisciplinare di medici, psicologi e infermieri ha definito il vocabolario di riferimento.
Per eutanasia è stata adottata una definizione che richiama quella contenuta del parere n. 121 «Fin de vie, autonomie de la personne, volonté de mourir» del CCNE francese: “an act deliberately designed to end the life of a person suffering from a serious incurable disease and, at his/her request, put an end to a situation that he/she considers unbearable”.
Tra gli “other wish to die” (OWD) sono state classificate le espressioni riguardanti il desiderio di morire non accompagnate da un’esplicita richiesta di assistenza da parte di un terzo. Come “suicidal thoughts” (ST) sono state invece considerate le situazioni in cui il paziente utilizzava il termine suicidio o faceva esplicito riferimento alla volontà di porre fine alla propria vita per mano propria.
Le domande ripetute di eutanasia sono state poi sottoposte ad un’analisi qualitativa sulla base di una tabella comprendente i seguenti elementi: la durata e continuità della richiesta; la malattia, i sintomi e le sofferenze psicologiche e spirituali; i trattamenti (farmacologici e non farmacologici); l’offerta e l’impiego della sedazione; la gestione clinica multidisciplinare dei pazienti e le interazioni con la famiglia.
In due anni (2010 e 2011) sono stati presi in carico 2157 pazienti. Tra questi, il 9% ha esplicitamente manifestato desideri di morire: il 3% (61 pazienti) ha formulato delle domande di eutanasia; 1% (15 pazienti) ha manifestato pensieri suicidi e il 6% (119 pazienti) ha espresso il desiderio di morire senza però chiederne la concretizzazione.
Tra le domande di eutanasia, 6 su 61 (10%) sono state reiterate, mentre nel 90% dei casi la domanda di eutanasia non è stata ripetuta.
Lo studio è pubblicato al seguente link.