Il 22 marzo 2016 il Deutscher Ethikrat ha pubblicato il proprio parere in materia di donazione/adozione di embrioni e responsabilità genitoriale.
Germania - Deutscher Ethikrat: parere sulla necessità di una regolamentazione della donazione ed adozione di embrioni in sovrannumero
Anno 2016
Il parere deriva dalla possibilità nell’ordinamento tedesco, quantomeno a partire dal 2013, di trasferire i c.d. embrioni soprannumerari a terzi, per finalità riproduttive, con corrispettiva assunzione di responsabilità genitoriale da parte di questi ultimi. Infatti, la legge Embryonenschutzgesetz - ESchG del 1990 (così come da ultimo modificata dall’articolo 1 della legge 21 novembre 2011) non prevede un esplicito divieto della donazione di embrioni, stabilendo invece nel paragrafo I il divieto sia di maternità surrogata che quello di donazione di ovuli. Si noti, in particolare, come il legislatore tedesco fondi la ratio del divieto di donazione di ovuli nella necessità di evitare la c.d. “split motherhood” - il moltiplicarsi della figura materna. Per quanto concerne la donazione di embrioni, invece, il legislatore ritiene che la possibilità dell’embrione di evolversi sia, nel caso concreto, superiore all’interesse di evitare la split motherhood.
Nel proprio parere il Comitato rileva alcune questioni sostanziali legate alla pratica in oggetto, quali ad esempio le possibilità di vita e sviluppo di un figlio, la responsabilità genitoriale, le diverse rappresentazioni di una corretta crescita del bambino, il diritto del bambino - quale elemento proprio dell’identità di questo - a conoscere le proprie origini, il possibile aumento delle figure genitoriali, nonché i rapporti intrafamiliari. La riproduzione stessa, intesa come procreazione e crescita, rappresenta un bene individuale e sociale di alto rango, cui va riconosciuto un valore etico non indifferente. Ciononostante, asserisce il Comitato, tale bene trova un limite nel rapporto di responsabilità che intercorre tra genitori/compagni ed il figlio, responsabilità genitoriale che sussisterebbe ancor prima del concepimento del figlio.
Il benessere del bambino, argomenta il Deutscher Ethikrat, deve fungere da criterio normativo fondante nell’elaborazione di una regolamentazione che, al momento attuale, si figura come eticamente necessaria.
Alla luce di ciò, il Comitato suggerisce quanto segue:
- la trasmissione - intesa come cessione ed assunzione - dei diritti e doveri genitoriali deve essere normativamente definita e regolata in modo permanente; in particolare, nel momento in cui la coppia donatrice decida di cedere un embrione affinché possa essere trasmesso ad un’altra donna, la coppia adottiva ne assume per sempre - nello specifico momento del trasferimento - la responsabilità genitoriale, mentre in capo alla coppia donatrice non vi sono più né diritti né doveri genitoriali;
- possono essere oggetto di donazione soltanto gli embrioni soprannumerari, ossia quegli embrioni che non possono definitivamente più essere utilizzati per il trattamento riproduttivo della coppia, per la quale sono stati creati;
- deve essere garantita una consulenza ed informazione dei genitori donanti ed adottivi comprendente gli aspetti medici, legali e psicologici della donazione ed adozione di embrioni, nonché il diritto del bambino a conoscere le proprie origini;
- un’apposita istituzione centrale deve essere incaricata della correlazione, con apposita documentazione, tra genitori donanti ed adottivi sulla base di criteri identificativi, che devono essere orientati verso il benessere del bambino; detta istituzione dovrebbe altresì documentare il numero degli embrioni disponibili, dei trasferimenti di embrioni così come quello degli embrioni trasferiti, delle gravidanze e dei parti avvenuti;
- il diritto del bambino a conoscere le proprie origini deve essere garantito; a tal proposito il Comitato propone di istituire un ente di documentazione apposito, ove ciascun individuo - a partire dai 16 anni d’età - ha il diritto di sapere se ed eventualmente quali informazioni sulla propria origine genetica sono disponibili.
Infine, il Comitato Etico Tedesco evidenzia come la donazione di embrioni possa aprire la possibilità di vita ad almeno qualche embrione soprannumerario ed esaudire, allo stesso tempo, il desiderio di avere un figlio di persone che non possono o vogliono concepirne uno proprio. Quanto più si riconosca valore morale in capo all’embrione in vitro, tanto più è importante limitare la creazione di embrioni soprannumerari; contemporaneamente, però, vi sono ragioni valide per cui non andrebbe impedita una prospettiva di vita ad embrioni soprannumerari creati nell’ambito della riproduzione assistita.
Il testo completo del parere è disponibile - attualmente solo il lingua tedesca - nel box download e a questo link .
La versione inglese sarà disponibile prossimamente.