Lo studio “Farmaci e Immigrati. Rapporto sulla prescrizione farmaceutica in un paese multietnico”, nato dalla collaborazione fra l’Istituto superiore di sanità, la Società italiana di farmacia ospedaliera, la Società italiana di medicina delle migrazioni, la Cineca e il Consorzio Mario Negri Sud, presenta un’analisi della prescrizione farmaceutica nella popolazione immigrata in un campione di Asl italiane (la versione .pdf è disponibile nel box download).
Istituto Superiore di Sanità - Rapporto “Farmaci e Immigrati. Rapporto sulla prescrizione farmaceutica in un paese multietnico”
Anno 2013
Sono stati analizzati i dati della prescrizione farmaceutica territoriale del SSN (prevalentemente effettuata da parte di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta).
La prescrizione nella popolazione immigrata è stata confrontata con quella di un campione della popolazione italiana appaiato per età e sesso. Sono inoltre stati effettuati confronti fra le popolazioni di immigrati in base al Paese di origine e tra i dati delle prescrizioni nelle Asl italiane.
Dai dati raccolti è risultato che il 52% della popolazione immigrata e il 59% di quella italiana hanno ricevuto almeno una prescrizione di farmaci nel corso del 2011. In media, la spesa farmaceutica a carico del SSN nel corso dell’anno è stata di 72 euro per un cittadino immigrato e di 97 euro per un cittadino italiano.
Nel rapporto si analizzano i dati relativi all'uso dei farmaci nelle donne e nei bambini, le principali categorie terapeutiche utilizzate, il confronto tra i Paesi di provenienza.
Conclusione 1
I risultati mostrano, in primo luogo, che il SSN è in grado di rispondere ai bisogni di salute della popolazione immigrata. A parità di età e sesso, l’uso di farmaci nella popolazione immigrata è di poco inferiore a quello osservato nella popolazione italiana.
Conclusione 2
La popolazione immigrata incide poco in termini di consumo di risorse. Nonostante gli immigrati regolari nel 2011 abbiano rappresentato il 7,5% della popolazione, solo il 2,6% della spesa farmaceutica è relativa a questa popolazione.
Conclusione 3
Le differenze osservate fra immigrati e italiani possono rappresentare bisogni non adeguatamente coperti, ma anche essere il tracciante di una più frequente prevalenza di patologia. In entrambi i casi la conoscenza dell’uso dei farmaci può fornire le basi per interventi mirati da parte del SSN.