Vai menu di sezione

Nazioni Unite - Assemblea Generale: report su tortura e trattamenti inumani e degradanti nel campo della salute
Anno 2013

Il dossier dell'ONU “Report of the Special Rapporteur on torture and other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment”, presentato a Ginevra da Juan Mendez, esperto di diritti umani e special rapporteur delle Nazioni Unite, segnala una serie di problemi bioetici dal punto di vista della violazione del divieto di tortura.

I trattamenti sanitari che causano gravi sofferenze senza giustificazione possono essere considerati trattamenti crudeli, inumani o degradanti e, se vi è coinvolgimento statale, possono anche essere considerati torture. Fra i trattamenti presi in considerazione, l'interruzione di cure palliative, il rifiuto di metadone ai carcerati, il diniego di accesso a procedure abortive in caso di stupro, sterilizzazioni obbligatorie, sperimentazioni non etiche, ecc.

Nel report si definisce la ratio delle obbligazioni statali concernenti il controllo, la regolamentazione e la supervisione dei trattamenti sanitari e dell'accesso agli stessi, al fine di prevenire maltrattamenti e si illustra come la disciplina del divieto di tortura si applica in tale contesto.

Nel box download il testo completo del dossier.

Fra le raccomandazioni finali:

  • rendere effettivo il divieto di tortura in tutte le strutture sanitarie, pubbliche e private, integrando anche le misure atte a prevenire tortura e trattamenti inumani e degradanti nelle politiche per la salute;
  • promuovere un sistema giurisdizionale effettivo per prevenire e reprimere tortura e trattamenti inumani e degradanti nel campo della salute;
  • prevedere meccanismi riparatori e risarcitorie per le vittime di tali condotte;
  • predisporre per il personale sanitario un'adeguata formazione e informazione sui diritti umani e sul loro rispetto, promuovendo la cultura del rispetto per l'integrità e la dignità umana, per il rispetto delle diversità e per l'eliminazione di atteggiamenti di omofobia;
  • garantire il rispetto di un consenso libero e informato per tutti gli individui, senza eccezioni, anche attraverso la predisposizione di un quadro normativo e di meccanismi amministrativi e giurisdizionali per proteggere le persone dagli abusi;
  • assicurare un grado di protezione speciale per le minoranze e i gruppi emarginati.

-LB-

Pubblicato il: Venerdì, 01 Febbraio 2013 - Ultima modifica: Lunedì, 12 Agosto 2019
torna all'inizio