Nel report si rileva una diversa applicazione a livello regionale delle direttive nazionali, con conseguente disomogeneità sul territorio riguardo l’offerta vaccinale.
Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane - Report “Prevenzione Vaccinale”
Anno 2015
Nonostante l’esistenza del Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) 2012-2014 – che deve fungere da documento di riferimento – e l’inclusione delle vaccinazioni nei Lea a partire dal 2001, permangono a livello territoriale forti difformità in riferimento all’offerta vaccinale.
Alcuni esempi di difformità territoriale riguardano:
- l’obbligatorietà delle vaccinazioni: la Regione Veneto ha infatti sospeso l’obbligo vaccinale per i nuovi nati del 2008, introducendo un sistema di monitoraggio semestrale volto a verificare, in tempi molto brevi eventuali effetti sfavorevoli del provvedimento adottato;
- l’offerta della vaccinazione anti-Human Papilloma Virus (HPV) introdotta nel 2007 per le ragazze nel 12° anno di vita: le differenze riguardano i tempi di avvio dell’offerta gratuita nelle singole Regioni/Province Autonome e il limite massimo di età oltre il quale la gratuità non è più prevista;
- l’applicazione delle indicazioni del calendario vaccinale: la possibilità per le Regioni di attuare adeguamenti e/o modifiche ad esso tramite provvedimenti normativi ha determinato in alcuni casi un ampliamento dell’offerta vaccinale (es. inclusione del sesso maschile nei programmi vaccinali contro l’HPV da parte di Puglia, Veneto, Sicilia, Friuli Venezia Giulia e Liguria).
Nel Report si promuove inoltre l’esigenza di riorganizzare i servizi e di migliorare la qualità delle informazioni e della comunicazione, al fine di consentire il passaggio da un regime di obbligatorietà a un regime di raccomandazione, così da allinearsi alle politiche sanitarie di altri Paesi europei (es. Germania, Spagna e Regno Unito).
Il dato positivo riguarda la progressiva e continua diminuzione dei casi di segnalazione di malattie prevenibili con le vaccinazioni, tanto di quelle soggette a obbligo vaccinale (es. polio, difterite, tetano, epatite B), quanto di quelle per le quali i vaccini sono raccomandati (morbillo, parotite, rosolia).
Nel box download il testo completo del Report (fonte: Quotidiano Sanità).