La lettera, inviata al governo dal Consiglio Nazionale Svedese sull’etica della medicina (Swedish national Council on Medical Ethics), analizza le istanze etiche sollevate dai recenti sviluppi nel campo della ricerca su cellule staminale e embrioni. Il Consiglio, poi, raccomanda al governo svedese una pronta e veloce revisione delle linee guida che regolano la ricerca scientifica nelle prime fasi di sviluppo dell’essere umano.
Svezia - Swedish National Council on Medical Ethics - Lettera al Governo in materia di ricerca con cellule staminali e embrioni
Anno 2024
Secondo il Consiglio nazionale svedese sull’etica della medicina, se da una parte è vero che la ricerca sullo sviluppo embrionale precoce degli esseri umani può fornire importanti conoscenze utili al trattamento dell’infertilità e alla prevenzione di malattie congenite, è altrettanto vero che la ricerca sugli embrioni coinvolge diverse istanze etiche. È infatti opinione diffusa che l’embrione, essendo vita umana in potenza, sia meritevole di protezione. Il beneficio scientifico derivante dalla ricerca sugli embrioni umani, dunque, deve trovare quale controbilanciamento la sensibilità e l’accettazione di tale pratica da parte della comunità. È su questa direttrice che si colloca l’intervento del Consiglio.
La necessità di aggiornare le linee guida discende dall’impiego, all’interno dei laboratori, di nuove tecniche e competenze. In particolare, in numerosi Stati – tra cui la Svezia – è ancora in vigore la “regola dei 14 giorni”, sulla base della quale la ricerca sugli embrioni può protrarsi per, al massimo, 14 giorni dopo la fecondazione. Tale restrizione temporale derivava dalla mancanza di tecniche che permettessero la sopravvivenza dell’embrione al di fuori del corpo per più di 14 giorni.
Grazie alle innovazioni tecniche attualmente la permanenza dell’embrione al di fuori del corpo è largamente aumentata e con essa la possibilità di effettuare ricerche sui primi stadi di sviluppo dell’umano.
All’interno della lettera il Consiglio affronta le principali innovazioni in materia di ricerca con cellule staminali e embrioni per poi presentare alcune raccomandazioni. In particolare, il Consiglio invita il Governo a:
- Estendere il limite di 14 giorni per la ricerca sugli embrioni stabilito dal capitolo 5, 2° sezione del Genetic Integrity Act (2006:351);
- Rivedere in chiave etica i criteri che stanno alla base delle ricerche condotte sugli embrioni umani;
- Rivedere in chiave etica i criteri per la ricerca su modelli di embrioni derivati da cellule staminali umane che rappresentano lo sviluppo embrionale nel suo complesso stabilendone anche limiti e possibilità;
- Rivedere le linee guida per la ricerca sui modelli di embrioni umani che non rappresentano lo sviluppo embrionale nel suo complesso ma che sollevano specifiche questioni etiche;
- Proibire la c.d. riproductive cloning;
- Proibire l’impianto di embrioni derivati da cellule staminali.
Il testo della lettera è disponibile al seguente link e nel box download.