La Commissione UE ha pubblicato il report sullo stato di attuazione della Direttiva 2011/24/UE da parte degli Stati membri.
UE - Commissione UE - Cure transfrontaliere: dati 2015
Anno 2016
La Commissione prende atto dell’incompletezza dei dati raccolti e analizzati, che corrispondono alla situazione di 23 Stati membri; Austria, Finlandia, Francia, Islanda, Lituania e Portogallo non hanno fornito le risposte al questionario.
Il report, inoltre, evidenzia una battuta d’arresto nell’applicazione del regime introdotto dalla direttiva, dal momento che alcuni punti di contatto nazionali sottolineano di aver ricevuto solamente poche centinaia di richieste di informazioni da parte di pazienti interessati ad accedere all’assistenza sanitaria all’estero.
La maggioranza degli Stati membri ha ricevuto meno di 100 richieste di autorizzazione preventiva durante tutto il 2015; la metà di tali richieste sono state autorizzate. I tempi del procedimento per fornire una risposta alle richieste di autorizzazione varia sensibilmente da Stato a Stato, in uno spettro che va dai tre giorni della Romania ai tre mesi della Grecia.
Il fenomeno riguarda per lo più la richiesta di accesso a prestazioni sanitarie in Stati membri confinanti con quello di iscrizione del paziente. La maggior parte dei trattamenti autorizzati hanno avuto luogo in Germania.
Per quanto, invece, attiene alle prestazioni sanitarie non soggette ad autorizzazione preventiva, il report registra una bassissima incidenza di richieste di rimborso, con la sola eccezione di Belgio e Danimarca, ove sonno state presentate oltre 30.000 richieste di rimborso.
Il report è disponibile nel box download. Maggiori informazioni a questo link .
A questo link è disponibile il report del 2015 con i dati relativi al 2014.