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Giurisprudenza

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Corte di cassazione – sez. IV penale – sent. 30811/2024: accertamento del tasso alcolemico e dell’uso di sostanze stupefacenti presso strutture sanitarie
9 maggio 2024

  • La Quarta Sezione Penale della Corte di cassazione ha confermato che l’accertamento relativo allo stato di ebbrezza alcolica e all’uso di sostanze stupefacenti da parte delle strutture sanitarie o strutture ad esse equiparabili può essere richiesto dagli appartenenti alle Forze dell’Ordine solo laddove ricorrano congiuntamente le due condizioni previste dall’art. 186, comma 5 del Codice della Strada, ossia i soggetti siano coinvolti in un incidente stradale e siano sottoposti a cure mediche.

Corte di Cassazione – Sez. V pen. – sent. 17965/2024: escluso il reato di istigazione al suicidio nel caso di informazioni sull’aiuto a morire
7 maggio 2024

  • La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso di un imputato condannato in secondo grado per il reato di cui all’art. 580 c.p. per aver fornito ad una donna informazioni sulla possibilità di accedere al suicidio assistito in Svizzera, escludendo dunque che tale condotta possa integrare la fattispecie criminosa di istigazione al suicidio.

Corte di cassazione – sez. III civ. – sent. 11224/2024: carenza di documentazione della cartella clinica e responsabilità del medico
26 aprile 2024

  • La Corte di cassazione ha dichiarato che la carenza di documentazione della cartella clinica del paziente può essere un elemento per accertare il nesso causale tra la responsabilità medica e il danno cagionato al paziente.

Corte costituzionale – sent. 66/2024: incostituzionale l’automatico scioglimento dell’unione civile a seguito di sentenza di rettificazione anagrafica del sesso
22 aprile 2024

  • Con la sentenza n. 66/2024 la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 co. 26 della Legge 20 maggio 2016, n. 76 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) nella parte in cui stabilisce che la sentenza di rettificazione anagrafica di attribuzione del sesso determina lo scioglimento automatico dell’unione civile, senza prevedere, laddove le parti manifestino l’intenzione di voler contrarre matrimonio, che il giudice possa disporre la sospensione degli effetti derivanti dallo scioglimento del vincolo fino alla celebrazione del matrimonio.

US Supreme Court – order nella causa Raul Labrador – Attorney General of Idaho v. Pam Poe, 601 (2024) U.S.: Divieto per i minori dell’Idaho di accedere a trattamenti di rettifica del sesso
15 aprile 2024

  • La Corte Suprema, in attesa di una decisione sul merito da parte delle corti inferiori, ripristina l’applicabilità dei divieti contenuti all’interno del Vulnerable Child Protection Act promulgato dall’Idaho nel 2023.

US Supreme Court – order nella causa Raul Labrador – Attorney General of Idaho v. Pam Poe, 601 (2024) U.S.: Divieto per i minori dell’Idaho di accedere a trattamenti di rettifica del sesso.
15 aprile 2024

  • La Corte Suprema, in attesa di una decisione sul merito da parte delle corti inferiori, ripristina l’applicabilità dei divieti contenuti all’interno del Vulnerable Child Protection Act promulgato dall’Idaho nel 2023.

TAR Piemonte (Sez. III) – sent. 353/2024: condannato il Ministero per aver sottoposto un agente di polizia ad accertamenti psichiatrici a causa del suo orientamento sessuale
9 aprile 2024

  • Il TAR Piemonte ha accolto il ricorso di un Agente della Polizia Penitenziaria condannando il Ministero della Giustizia al pagamento di un risarcimento nei suoi confronti per averlo sottoposto senza ragione ad accertamenti psichiatrici volti all’accertamento della sua omosessualità.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Grand Chamber) – Duarte Agostinho e altri v. Portogallo e altri 32 Stati: inammissibile il ricorso per gli effetti negativi del cambiamento climatico
9 aprile 2024

  • La Grand Chamber della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da sei ragazzi portoghesi che denunciavano gli effetti negativi del cambiamento climatico.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – Verein KlimaSeniorinnen Schewiz e altri v. Svizzera: la Corte condanna la Svizzera per non aver adottato misure sufficienti per contrastare il cambiamento climatico in violazione degli artt. 6 e 8 CEDU
9 aprile 2024

  • Le ricorrenti sono, da un lato, il Verein KlimaSeniorinnen Schweis, un’associazione costituita per promuovere la difesa del clima a favore delle sue socie (più di 2000 donne anziane) e, dall’altro, quattro donne anziane, anch’esse membri della medesima associazione, che richiedono la condanna della Svizzera a causa dei problemi di salute che hanno riscontrato durante le ondate di calore e che compromettono significativamente la loro vita, il loro benessere e le loro condizioni di salute.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo - Carême c. Francia: la Corte esclude lo status di vittima a fronte di un rischio climatico meramente ipotetico
9 aprile 2024

  • La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che, per rivendicare lo status di vittima ai sensi dell’art. 34 CEDU nel contesto di denunce relative a danni o rischi di danni derivanti da presunte inadempienze dello Stato nella lotta ai cambiamenti climatici, un ricorrente deve dimostrare di essere personalmente e direttamente colpito dalle inadempienze contestate.

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Pubblicato il: Venerdì, 04 Gennaio 2019 - Ultima modifica: Giovedì, 20 Giugno 2019
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