Il 15 giugno 2012 la Corte Suprema dello Stato della British Columbia (Canada) ha dichiarato l'illegittimità costituzionale degli artt. 14, 21, 22, 222 e 241 del codice penale che puniscono il suicidio medicalmente assistito, per violazione del principio di piena eguaglianza nei confronti delle persone con disabilità fisiche (art. 15 della Carta canadese dei diritti e delle libertà) e per violazione dei diritti fondamentali alla vita, alla libertà e alla sicurezza della persona (art. 7 della medesima Carta).
La sentenza è stata rovesciata dalla Court of Appeal nell'ottobre 2013.
Nell'ottobre 2014 la Corte Suprema del Canada ha concluso per l'incostituzionalità del divieto di assistenza al suicidio per malati in condizioni di insopportabile sofferenza psichica o fisica.