Il Consiglio di Stato ha sospeso l’efficacia di una parte del decreto del commissario ad acta Zingaretti (‘Linee di Indirizzo regionali per le attività dei Consultori familiari’), in base alla quale tutti i medici dei consultori della Regione Lazio, anche gli obiettori, dovevano rilasciare la certificazione necessaria per richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza presso le strutture autorizzate, come previsto dalla Legge 194.
Consiglio di Stato - ord. 5 febbraio 2015: sospesa l’efficacia di parte del decreto Zingaretti che impone agli obiettori l’obbligo di certificare lo stato di gravidanza e la richiesta di voler ricorrere a IVG
5 febbraio 2015
Il Tar Lazio, che già aveva respinto in via cautelare il ricorso promosso da alcuni medici avverso la previsione del decreto, dovrà tornare sulla questione.
Secondo il Consiglio di Stato l’appello cautelare apparirebbe “assistito da profili di fondatezza nella parte in cui contesta il dovere del medico operante presso il Consultorio familiare di attestare, anche se obiettore di coscienza, lo stato di gravidanza e la richiesta della donna di voler effettuare l’IVG, ai sensi dell’art. 5, comma 4, della legge n. 194 del 1978”.
La seconda parte del ricorso, rivolta alla previsione del decreto che impone al personale operante consultori, obiettori compresi, l’obbligo di prescrivere contraccettivi ormonali e di applicare sistemi contraccettivi meccanici, è stata respinta dal Consiglio di Stato, in quanto sprovvista di sufficienti elementi di fondatezza. La questione sarà comunque approfondita dal TAR Lazio in sede di trattazione del merito.
Nel box download le decisioni del Consiglio di Stato e del TAR Lazio in questa vicenda.