La Corte europea dei diritti dell’uomo ha sospeso la decisione del Conseil d’Etat francese che autorizzava l’interruzione dei trattamenti di sostegno vitale a Vincent Lambert, un uomo tetraplegico e tenuto in vita artificialmente dal 2008 a seguito di un incidente.
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - Lambert v. Francia: sospensione della decisione del Consiglio di Stato francese
25 giugno 2014
Il caso, che ha suscitato aspri dibattiti in Francia e diviso i familiari del paziente, trae origine dalla decisione di interrompere nutrizione ed idratazione artificiali assunta, nel gennaio 2014, dal medico responsabile a seguito della specifica procedura collegiale prevista dal legislatore francese nel caso di paziente non più in grado di esprimere la propria volontà.
Contro tale decisione, i genitori e alcuni familiari dell’uomo avevano fatto immediatamente ricorso al Tribunale amministrativo di Châlons-en-Champagne, che con decisione del 16 gennaio ne aveva sospeso l’esecuzione.
Altri familiari, tra i quali la moglie, avevano però fatto appello al Conseil d’État, il quale, con decisione del 14 febbraio 2014 , aveva incaricato un collegio di tre medici di svolgere una perizia per accertare le condizioni cliniche del paziente e, in particolare, l’irreversibilità dello stato di minima coscienza accertato dal 2008. Considerata la complessità della questione, il Consiglio di Stato aveva inoltre invitato l’Académie nationale de médecine, il Comité Consultatif National d’Ethique, il Consiglio dell’ordine dei medici e lo stesso Jean Leonetti a presentare osservazioni scritte di carattere generale utili a chiarire l’applicazione al caso di specie delle nozioni di «obstination déraisonnable» e di «maintien artificiel de la vie» di cui all’art. L1110-5 del Code de la santé publique.
La decisione del Conseil d’État si inserisce infatti nel quadro tracciato dalla legge del 22 aprile 2005 (la cd. «loi Leonetti» sui diritti dei malati in fin di vita) per le decisioni di interruzione dei trattamenti considerati come accanimento terapeutico.
All’esito della valutazione del collegio dei medici, che ha confermato la natura irreversibile delle lesioni cerebrali subite da Vincent Lambert, tenuto conto della ricostruzione della sua volontà sulla base delle testimonianze di alcuni familiari e accertata la conformità della condotta del medico alla normativa vigente, il 24 giugno 2014 il Conseil d’État ha dichiarato la legittimità della decisione di interrompere nutrizione e idratazione artificiali.
Il 25 giugno la Corte europea dei diritti dell’uomo, interpellata dai genitori di Vincent Lambert, ha chiesto al governo francese di sospendere l’esecuzione della sentenza del Conseil d’État in applicazione dell’articolo 39 del suo regolamento, in base al quale la Corte può indicare delle misure provvisorie, obbligatorie per lo Stato interessato, qualora ritenga «che il ricorrente possa essere esposto al rischio reale di subire danni gravi e irreversibili qualora non fosse applicata la misura in questione».
Il comunicato stampa della Corte è disponibile nel box download.