Il Conseil d’État riconosce il rischio climatico a cui sono esposte le regioni costiere e condanna il Governo francese ad adottare tutte le misure necessarie per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.
Francia – Conseil d’État – Commune de Grande-Synthe c. Francia: riconosciuto l’obbligo dello Stato francese di agire contro il cambiamento climatico
1 luglio 2021
Nel gennaio del 2019, Il Comune di Grande Synthe e l’allora sindaco Damien Carême (si veda Careme v. Francia) hanno presentato un ricorso dinanzi al Conseil d’État, citando in giudizio il Governo francese e chiedendo che fosse condannato a prendere tutte le misure necessarie per ridurre la curva delle emissioni di gas serra.
Con una prima sentenza del 19 novembre 2020, il Conseil d’État ha dichiarato ammissibile il ricorso, ma solo per quanto attiene alle pretese avanzate dal Comune di Grand Synthe, riconoscendo il rischio climatico a cui la regione costiera era esposta. Conseguentemente, la Corte ha richiesto al Governo di indicare, entro un termine di tre mesi, quali azioni specifiche stesse adottando per raggiungere gli obiettivi di riduzione gas ad effetto serra in ossequio a quanto disposto dal Code de l’energie francese e dal Regolamento (UE) 2018/842.
Successivamente, con sentenza del 1° luglio 2021, il Conseil d’État ha ritenuto fondate le richieste avanzate dai ricorrenti e ha ordinato al governo francese, per il tramite del suo Primo ministro, di adottare tutte le misure utili ad abbassare la curva delle emissioni di gas serra prodotte sul territorio nazionale francese, in ossequio agli obiettivi previsti dal Code de l’energie e dal Regolamento europeo 842/2018, entro il 31 marzo 2022.
D’ultimo, con sentenza del 15 maggio 2023, il Conseil d’État ha contestato che il Governo francese non aveva ancora dato piena esecuzione alla decisione, evidenziando l’insufficienza delle misure finora adottate.
Il testo completo della sentenza è disponibile al seguente link e nel box download.