Il team medico deve consultarsi con la famiglia e non solamente con il coniuge, prima di poter legittimamente prendere una decisione circa la sospensione di nutrizione e idratazione artificiale nei confronti di una persona in stato vegetativo persistente.
Francia - Tribunal Administratif de Chalons-en-Champagne - ordonnance n. 1300740/2013: procedura decisionale collegiale per la sospensione di nutrizione e idratazione artificiali
11 maggio 2013
I genitori di una persona ricoverata dopo un incidente e in stato vegetativo persistente da più di quattro anni hanno richiesto a un tribunale amministrativo francese un’ordinanza che imponesse all’ospedale di ripristinare l’alimentazione artificiale che era stata interrotta e l’idratazione che era stata ridotta a seguito di una decisione adottata in base alla procedura collegiale prevista dal Codice della sanità pubblica che aveva coinvolto il personale medico e la moglie del paziente.
Il Tribunale ha riconosciuto la validità della pretesa dei genitori e ha ordinato all’ospedale di riprendere le pratiche di nutrizione e idratazione artificiale.
Il giudice nota che la persona ricoverata non aveva lasciato dichiarazioni di volontà anticipate (previste dall’art. L. 1111-11 del Code de la santé publique), non aveva designato una persona di fiducia (personnne de confiance prevista dall’art. L. 1111-6 del Code de la santé publique) e che i genitori non erano stati informati circa l’attivazione della procedura decisionale collegiale (prevista dagli articoli L. 1111-4 e R. 4127-37 del Code de la santé publique), né della natura e delle ragioni della decisione adottata. Simili mancanze di carattere procedurale costituiscono, secondo il Tribunale, una lesione «grave et manifestement illégale à une liberté fondamentale», ai sensi dell’art. L. 521-2 del Codice di giustizia amministrativa, fra le quali rientra certamente il diritto «au respect de la vie».
Nel box download il pdf della decisione.