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Germania - Bundesverfassungsgericht - ord. 16 luglio 2020: respinto il ricorso urgente per ottenere una disciplina dei criteri di allocazione delle risorse in emergenza sanitaria
29 luglio 2020

Con ordinanza del 16 luglio 2020, il Tribunale costituzionale federale tedesco ha respinto un ricorso presentato in via d’urgenza, ai sensi dell'articolo 32 (1) del BVerfGG, volto a stabilire se il legislatore nazionale sia tenuto a dettare regole per orientare il comportamento dei medici nell’individuazione dei pazienti da sottoporre a trattamenti nel caso di sovraccarico del sistema sanitario, dovuto a un’emergenza sanitaria.

Numero
1 BvR 1541/20
Anno
2020

Il ricorso era stato presentato da nove persone con disabilità e condizioni di malattia preesistenti che temevano di poter essere destinatarie di trattamenti meno accurati o, addirittura, di essere esclusi dalle cure mediche “salvavita”.

Tale timore derivava, in particolare, dall’approvazione, da parte dell'Associazione Interdisciplinare Tedesca per la Medicina Intensiva e d’Emergenza (DIVI), delle “Raccomandazioni clinico-etiche”, pubblicate nell'aprile 2020. Le linee-guida specificavano i criteri per l’individuazione dei pazienti che devono essere trattati per primi in un contesto di scarsità delle risorse, chiarendo però che ogni decisione dovesse essere basata su “principi etici” e non discriminatoria.

Il ricorso rivolto al BVerfG aveva lo scopo di contrastare “l’inerzia del governo federale” e mirava a ottenere, da parte del governo federale, la nomina di un comitato che fornisse una regolamentazione delle decisioni relative alla distribuzione delle risorse scarse in terapia intensiva.

Secondo i giudici costituzionali il ricorso non è da qualificarsi come inammissibile sin dall’inizio o manifestamente infondato, ma ritengono che esso richieda un esame dettagliato, impossibile nell’ambito di una procedura urgente. Il ricorso solleva la “difficile” questione del se e quando l'azione legislativa sia costituzionalmente necessaria per adempiere a un dovere dello Stato di proteggere le persone con disabilità, e richiede di valutare fino a che punto si estenda il campo d'azione del legislatore per la regolamentazione delle decisioni di priorità medica.

Si ritiene inoltre limitata l’urgenza della questione poiché la comparsa di infezioni percepibile e le capacità di trattamento in terapia intensiva non fanno sembrare probabile che la situazione di scarsità delle risorse si verifichi in Germania.

Infine, il comitato di nomina governativa del quale si chiedeva l’istituzione con il ricorso non avrebbe comunque il potere di emanare regole vincolanti con forza di legge, che sarebbero il risultato ultimo cui mirano i ricorrenti.

Nel box download il testo dell'ordinanza in lingua originale e delle Raccomandazioni della Deutsche Interdisziplinäre Vereinigung für Intensiv- und Notfallmedizin (DIVI).

Jens Woelk
Pubblicato il: Mercoledì, 29 Luglio 2020 - Ultima modifica: Venerdì, 28 Agosto 2020
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