La Corte Suprema irlandese ha annullato il National Low Carbon Transition Mitigation Plan del 2017 ritenendolo non conforme al Climate Act, poiché non forniva le necessarie spiegazioni su come l’Irlanda raggiungerà i suoi obiettivi climatici per il 2050, fissati nella legge nazionale.
Irlanda - Irish Supreme Court – Friends of the Irish Environment v. The Government of Ireland & Others: la Corte Suprema annulla il piano nazionale di mitigazione poiché non spiega le modalità con cui l’Irlanda raggiungerà i suoi obiettivi climatici per il 2050
31 luglio 2020
La vicenda trae origine dal ricorso promosso dal gruppo ambientalista Friends of the Irish Environment (FIE), che nel 2018 ha avviato un’azione legale contro il Governo irlandese, sostenendo che il National Mitigation Plan, adottato nel 2017 sulla base del Climate Act del 2015, fosse insufficiente per ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell’Irlanda, violando così quanto previsto dallo stesso Climate Act, dalla Costituzione irlandese e dalla Convenzione europea sui diritti umani agli articoli 2 e 8. Questo in quanto il Mitigation Plan prefigurava un aumento del 10% delle emissioni di gas ad effetto serra entro il 2020, in contrasto con le raccomandazioni dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). A sostegno delle loro argomentazioni i ricorrenti facevano riferimento ai contenuti nel Quarto Rapporto di valutazione (AR4) del 2007, secondo il quale i paesi sviluppati avrebbero dovuto ridurre le emissioni di almeno il 25-40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020 (e l’80-95% entro il 2025) per avere il 66% di possibilità di mantenere l'aumento della temperatura entro il 2°C.
In primo grado, il Tribunale irlandese aveva rigettato il ricorso, ritenendo che non vi fosse alcuna violazione di legge.
In appello, tuttavia, con sentenza del 31 luglio 2020, la Corte Suprema irlandese ha revocato la decisione di primo grado, annullando il National Mitigation Plan. La Corte Suprema irlandese ha basato la sua decisione sulla sezione 4 del Climate Act del 2015, che impone che ogni piano debba specificare le modalità attraverso cui si intende raggiungere l’obiettivo nazionale di transizione e le misure politiche necessarie per conseguirlo. Pertanto, il National Mitigation Plan deve essere sufficientemente specifico (“sufficiently specific”) nell’indicare come l’obiettivo nazionale di transizione verrà raggiunto entro il 2050, nonostante sia soggetto a revisione ogni cinque anni.
Concludeva la Corte che il piano sotto valutazione mancava in definitiva tale specificità richiesta dalla legge, poiché non forniva le necessarie spiegazioni su come l’Irlanda avrebbe raggiunto i suoi obiettivi climatici per il 2050. Le politiche delineate nel piano sono state giudicate “excessively vague” e “aspirational”, con troppi aspetti lasciati a futuri studi ed indagini.
Sulla base di queste considerazioni, la Corte ha concluso che “un osservatore ragionevole e informato” (“a reasonable and interested observer”) non sarebbe stato in grado di comprendere, sulla base delle informazioni contenute nel piano, come il governo intendesse raggiungere l’obiettivo nazionale di transizione entro il 2050. Di conseguenza, la Corte ha annullato il piano, dichiarandolo non conforme al Climate Act del 2015, e ha stabilito la necessità di redigere un nuovo piano.
Il testo completo della sentenza è disponibile al seguente link e nel box download.