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Kenya – High Court - Patricia Asero Ochieng et al. v. Attorney General et AIDS LAW PROJECT: accoglimento dell’istanza no. 409 del 2009 riguardo i farmaci generici per l’HIV promossa in seguito all’attuazione dell’ Anti-Counterfeit Act
20 aprile 2012

La High Court del Kenya ha accolto la richiesta promossa da tre cittadini positivi all’HIV in merito all’Anti-Counterfeit Act e ha dichiarato che le sezioni 2, 32 e 34 della legge in questione mettono a rischio la possibilità di accedere a medicine essenziali (come i farmaci anti-retrovirali) a prezzi economici quali i farmaci generici contro l’HIV e possono così di violare il diritto alla vita, il diritto alla dignità umana e il diritto alla salute garantiti rispettivamente dall’artt. 26, 28 e 43 della Costituzione.

Numero
NO. 409 OF 2009
Anno
2012

L’istanza è stata presentata da tre cittadini kenioti positivi all’HIV che convivono con questa malattia da molti anni anche grazie alle cure, cui sono sottoposti da più di 10 anni, fornite sulla base di un progetto fondato su un accordo tra Medicins Sans Frontieres (MSF) e il Governo keniota, che garantisce accesso gratuito a farmaci anti-retrovirali per la cura dell’HIV. L’erogazione gratuita o a basso costo di questi medicinali è diventata possibile in seguito all’attuazione dell’Industrial Property Act del 2001 che ha permesso di importare nel paese farmaci generici per la cura dell’HIV, mentre prima della sua emanazione le uniche medicine anti-retrovirali disponibili erano le c.d. branded medicines, cioè farmaci originali che essendo soggetti a brevetti di proprietà delle case farmaceutiche che li producono in esclusiva hanno costi molto elevati rispetto ai farmaci generici loro equivalenti. Inoltre con l’emanazione nel 2006 dell’HIV and AIDS Prevention and Control Act il Governo per garantire a tutte le persone positive all’HIV pieno accesso ai farmaci generici per la cura dell’HIV ne permette la produzione e la distribuzione sul territorio nazionale.

Secondo i ricorrenti l’attuazione dell’Anti-Counterfeit Act e in particolare le norme contenute nelle sezioni 2, 32 e 34, laddove pongono limiti eccessivi o impediscono completamente di accedere ai farmaci anti-retrovirali generici contro l’HIV, fornendo una definizione ambigua di bene contraffatto (c.d. counterfeit good) che permette di ricondurre a questa categoria anche i farmaci generici, metterebbero a rischio per i malati di AIDS la possibilità di accedere a medicine essenziali (come i farmaci anti-retrovirali) a prezzi economici quali i farmaci generici contro l’HIV, violando così i loro diritti fondamentali alla vita, alla dignità umana e alla salute.

Analizzando le implicazione dell’HIV/AIDS anche in relazione al contesto socio-economico del Kenya la High Court ha dichiarato che senza il sopra menzionato trattamento farmacologico le persone positive all’HIV sono destinate a morire e a condurre la loro vita in stato di sofferenza. Inoltre la maggioranza dei soggetti affetti da questa malattia versa in condizioni di povertà e ciò impedisce loro di procurarsi le c.d. branded medicines. La Corte ha quindi affermato che ogni legge che influisce sull’accesso e sulla disponibilità delle medicine anti-retrovirali deve essere considerata alla luce di questo specifico contesto socio-economico e ha dichiarato che “if such measure would have the effect of limiting access, then such measure would ipso facto threaten the lives and health of the petitioners and others infected with HIV and Aids, and would be in violation of their rights under the Constitution”.(punto 52 della decisione).

Secondo la High Court, come sostenuto dai ricorrenti, nella definizione di beni contraffatti (c.d. counterfeit good) e in particolare nella sottocategoria delle medicine contraffatte sono ricompresi i farmaci c.d. generici. Infatti l’Anti-Counterfeit Act nella sezione 2 definisce medicine contraffate “the deliberate and fraudulent mislabelling of medicine with respect to identity or source, whether or not such products have correct ingredients, wrong ingredients, have sufficient active ingredients or have fake packaging” (punto 73 della decisione), mentre secondo  l’OMS i farmaci c.d. generici consistono in “a pharmaceutical product, usually intended to be interchangeable with an innovator product, that is manufactured without a licence from the innovator company and marketed after the expiry date of the patent or other exclusive rights(punto 77 della decisione). Dunque i farmaci generici avendo gli stessi ingredienti (“correct ingredients”) e principi attivi (“sufficient active ingredients”) dei farmaci originali rientrano, alla luce della normativa in questione, nella categoria delle c.d. counterfeit medicines. In quanto farmaci contraffatti la produzione in Kenya e l’importazione da altri paesi di questi farmaci risulta proibita e soggetta ai rimedi contenuti nelle sezioni 32 e 34 (es. confisca, sequestro ), in contrasto con quanto sancito dall’HIV and AIDS Prevention and Control Act e dall’Industrial Property Act.

Dunque l’attuazione dell’Anti-Counterfeit Act ostacola o addirittura impedisce l’accesso ai farmaci generici da parte di soggetti particolarmente bisognosi, come i malati di HIV, e minaccia diritti costituzionalmente garantiti quali il diritto alla vita, alla dignità e alla salute. Per proseguire nei trattamenti si dovranno infatti utilizzare i molto più costosi farmaci originali e ciò porterà non solo ad un notevole aumento del costo delle cure per i soggetti positivi all’HIV, ma anche ad una sensibile diminuzione del numero di persone che hanno accesso alle medicine essenziali per trattare l’HIV/AIDS.

Dall’analisi della normativa in questione emerge che l’intento della legge non è tanto quello di proteggere le persone malate di HIV dall’uso di farmaci contraffatti dannosi per la loro salute, ma piuttosto quello di tutelare i diritti di proprietà intellettuale dei titolari dei brevetti. Il giudice ha affermato che, nonostante i diritti sollevati sia dai ricorrenti che dai convenuti risultino meritevoli di tutela, nel caso in questione la protezione offerta dall’Anti-Counterfeit Act ai diritti di proprietà intellettuale mette a rischio diritti dei malati di HIV (come quello alla vita, alla dignità umana e alla salute) che necessariamente prevalgono in quanto diritti fondamentali. Come sostenuto dal Comitato dei diritti economici, sociali e culturali infatti “States parties should prevent the use of scientific and technical progress for purposes contrary to human rights and dignity, including the rights to life, health and privacy, e.g. by excluding inventions from patentability whenever their commercialization would jeopardize the full realization of these rights” (punto 86 della decisione).

In conclusione il giudice ha dichiarato che in so far as the Anti Counterfeit Act, 2008 severely limits or threatens to limit access to affordable and essential drugs and medicines including generic medicines for HIV and AIDS, it infringes on the petitioners’ right to life, human dignity and health guaranteed under Articles 26(1), 28 and 43(1) of the Constitution” (punto 87 della decisione) e di conseguenza ha affermato che “it is incumbent on the state to reconsider the provisions of section 2 of the Anti-Counterfeit Act alongside its constitutional obligation to ensure that its citizens have access to the highest attainable standard of health and make appropriate amendments to ensure that the rights of petitioners and others dependent on generic medicines are not put in jeopardy”. (punto 88 della decisione).

Il testo della decisione è scaricabile dal box download.

Elena Scalcon
Pubblicato il: Venerdì, 20 Aprile 2012 - Ultima modifica: Venerdì, 07 Giugno 2019
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