La Corte suprema della Namibia ha stabilito che la sterilizzazione forzata di tre donne sieropositive avvenute in un ospedale pubblico è stata effettuata in modo illegittimo, a causa della mancanza del consenso informato delle tre pazienti.
Namibia - Supreme Court - Namibia v. LM and Others: sterilizzazione forzata e consenso informato
3 novembre 2014
La decisione della Corte suprema conferma la sentenza di merito del giugno 2012 che dichiarava le procedure illegali sulla base della violazione del principio del consenso. Tutte e tre le sterilizzazioni sono state effettuate sulle donne che si trovavano in ospedale per essere sottoposte a un taglio cesareo d’urgenza. Il modulo del consenso alla sterilizzazione venne fatto loro firmare “al culmine del travaglio”.
I testi completi della sentenza della Corte suprema e della decisione della High Court sono disponibili nel box download.
La Corte suprema, una volta analizzate le circostanze concrete dei tre casi e riassunte le deposizioni dei testimony, si concentra sul significato e sulla portata del principio del consenso informato ai trattamenti sanitari: «in the context of a sterilisation, the woman must in fact be in a position to comprehend the nature and consequences of the operation to be performed on her. It follows that the patient must have the capacity to give her consent for it to amount to informed consent».
Dalla documentazione clinica dei tre interventi non risulta che alle pazienti sia stata data un’adeguata informazione sulla tipologia di intervento cui venivano sottoposte, sulle sue implicazioni e sulle possibili conseguenze. La Corte ritiene che la mera firma delle tre pazienti sul modulo del consenso informato non sia di per sé sufficiente a provare che alle stesse era stata fornita (anche solo oralmente) un’adeguata informazione sulla sterilizzazione.
«There can be no place in this day and age for medical paternalism when it comes to the important moment of deciding whether or not to undergo a sterilisation procedure. The principles of individual autonomy and self-determination are the overriding principles towards which our jurisprudence should move in this area of the law. These principles require that in deciding whether or not to undergo an elective procedure, the patient must have the final word. Unlike some life-saving procedures that require intervention on a moment’s notice, sterilisation allows time for informed and considered decisions. It is true, as already mentioned, that health professionals are under an obligation to assess the patient and point out the risks involved in particular procedures so as to enable the patient to make an informed decision and give informed consent. They may also make recommendations as to the management and/or treatment of a patient’s condition based on their professional assessment. However, the final decision of whether or not to consent to a particular procedure rests entirely with the patient. I emphasise that the term 'procedure' referred to here must not be understood as including emergency operations or procedures that doctors are obliged to perform on patients even without their consent if legal or medical grounds have been established».
Pertanto la Corte riscontra il mancato rispetto del principio del consenso, dichiara che le sterilizzazioni sono state eseguite in modo illecito e rimanda alla corte di merito la decisione sulla quantificazione del risarcimento spettante alle tre donne.