La High Court di Pretoria (Sud Africa) ha stabilito che un uomo, capace di intendere e volere, malato di cancro, ha il diritto al suicidio assistito, senza alcuna responsabilità per il medico che lo assiste.
Sud Africa - Pretoria High Court - court order 30 april 2015: suicidio assistito
30 aprile 2015
Un sessantacinquenne affetto da un cancro alla prostata aveva presentato alla Corte una richiesta per ottenere l’autorizzazione ad essere assistito da un medico nel porre termine alla propria vita. Considerato che il paziente è completamente capace e che è affetto da una malattia allo stadio terminale, con solo alcune settimane di aspettativa di vita, la Corte afferma che il medico che lo assisterà nel suicidio, somministrandogli o prescrivendogli una dose letale di farmaci, non può essere ritenuto responsabile, né dal punto di vista penale, né sotto il profilo disciplinare.
«The common law crimes of murder or culpable homicide in the context of assisted suicide by medical practitioners, in so far as they provide for an absolute prohibition, unjustifiably limit the applicant’s constitutional rights to human dignity and freedom to bodily and psychological integrity, and to that extent are declared to be overbroad and in conflict with the said provisions of the Bill of Rights».
Il testo della decisione è disponibile nel box download.