La Human Fertility and Embryology Authority del Regno Unito ha perso una battaglia legale volta limitare il numero di nascite multiple come conseguenza di fertilizzazione in vitro. Il ricorso era stato presentato dal manager di due cliniche per fecondazioni in vitro avverso il diritto dell’HFEA di imporre un limite sulle nascite multiple in ogni clinica. La High Court ha accolto il ricorso perché ha ritenuto che nel modificare i termini della concessione della licenza alle cliniche l’HFEA avesse violato le procedure imposte dalla legge.
UK - High Court (Queen's Bench Division - Administrative Court) - The Assisted Reproduction and Gynaecology Centre & The Reproductive Genetics Institute v. HFEA: abolizione del limite alle nascite multiple nelle cliniche IVF
18 ottobre 2013
Un giudizio di natura procedurale («that was a determination of when we should apply a licence condition, notwhether), dunque, non sostanziale»).
A seguito del giudizio, tuttavia, l’Autorità ha rimosso la condizione che subordinava la concessione della licenza al dovere di risurre il tasso di nascite multiple al di sotto del 10%.
Secondo il comunicato dell’HFEA la decisione non dipende dalla convinzione che il fine perseguito del contenimento delle nascite multiple fosse illegittimo o dal giudizio reso dalla High Court. La decisione deriverebbe dall’atteggiamento ostile di alcune cliniche che a fronte di tale imposizione hanno ripetutamente presentato ricorsi, creando difformità fra gli operatori.
Secondo i dati presentati, a partire dal 2009 quando la condizione è stata introdotta per la prima volta, i tassi di nascite multiple si sono sensibilmente abbassati (dal 24 al 16%) e dall’ottobre 2012 si stanno sensibilmente avvicinando alla soglia obiettivo del 10%, senza che ciò produyca impatti negativi sulla percentuale di procreazioni con esito positivo.
La HFEA rivendica i lproprio ruolo chiave nell’aver creato sul punto un consus interno alla comunità medica e ritiene che rinunciare alla condizione specifica non possa incidere sui risultati ottenuti e si impegna nel continuare a perseguire l’obiettivo mediante attività di supporto agli operatori e la promozione di strategie di cooperazione.
A questo link il testo della sentenza della High Court.