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UK - High Court (Queen's Bench Division) – Judicial Review 16 dicembre 2015: la legge sull’aborto viola la CEDU
16 dicembre 2015

Numero
[2015] NIQB 102
Anno
2015

La Commissione per il rispetto dei diritti umani dell’Irlanda del Nord ha presentato un ricorso alla High Court chiedendo la declaration of incompatibility degli artt. 58 e 59 dell’Offences against the Person Act 1861 (che vietano l’aborto) per la violazione degli articolo 3, 8 e 14 Cedu.

Secondo la Corte, nell’Irlanda del Nord non è previsto, né per legge, né nel common law, un generale diritto ad abortire; al contempo non è possibile ravvisare nemmeno la tutela del diritto alla vita dal momento del concepimento.

La mancata previsione di eccezioni alla generale proibizione dell’interruzione volontaria di gravidanza (per esempio, in caso di gravi malformazioni del feto o nel caso in cui la gravidanza sia la conseguenza di stupro o incesto) non costituisce una violazione dell’art. 3 Cedu: nel ricorso, la Commissione non ha dimostrato il raggiungimento della soglia del minimo livello di gravità per qualificare il divieto d’aborto come trattamento inumano e degradante.

Viene, invece, riscontrata una violazione dell’art 8 Cedu proprio per la mancata previsione di eccezioni al divieto nel caso di anomalie fetali mortali o nel caso in cui la gravidanza sia la conseguenza di reati di natura sessuale (stupro o incesto). In quest’ultima eventualità, però, viene individuato quale limite temporale la viability del feto.

La Corte non rileva violazioni dell’art. 14 Cedu.

“It may be possible to read the impugned provisions under the 1861 Act in a Convention compliant way.  Alternatively, the court may be satisfied that prosecution under those provisions in respect of those circumstances set out at (vi) above would be an abuse.  However, the court requires to hear the parties on these issues before it reaches a concluded view.

In the event that it is not possible to read the relevant legislative provisions in a Convention compliant way or to conclude that prosecution under those provisions in respect of the circumstances set out at (vi) above is an abuse, the court considers it appropriate and proper that a declaration of incompatibility should be made pursuant to Section 4(2) of the Human Rights Act 1998 (HRA) in respect of the impugned provisions under the 1861 Act”.

Il giudice conclude chiedendo alle parti di dimostrare, in una successiva udienza, la possibilità di interpretare le norme impugnate in modo conforme alla Cedu. In caso di mancata dimostrazione della possibilità di svolgere una lettura conforme alla Cedu, il giudice si riserva di sollevare una declaration of incompatibility.

In data 16 dicembre 2015, quindi, la Corte, alla luce delle osservazioni portate dalle parti, rileva l’impossibilità di interpretare le norme impugnate in modo conforme con la Cedu e dichiara l’incompatibilità delle disposizioni con la Convenzione, nella parte in cui non prevedono quale l’eccezione il caso della malformazione mortale del feto e che la gravidanza sia la conseguenza di stupro o incest: “Mr Justice Horner said there was near unanimity among counsel in this case that it would be a step to far for the court to try and read the abortion legislation in a Convention compliant way in respect of these two exceptional categories of pregnancy.  He concluded that such a view is correct and, accordingly, for the reasons he set out in his judgment of 30 November and “as a matter of last resort”, he made a declaration of incompatibility”.

Nel box download i testi di entrambe le pronunce.

Lucia Busatta
Pubblicato il: Mercoledì, 16 Dicembre 2015 - Ultima modifica: Giovedì, 13 Giugno 2019
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