Un giudice della High Court di Belfast ha stabilito che le disposizioni del Ministero della Salute dell'Irlanda del Nord sul divieto a vita di donazione del sangue per gli omosessuali è irrazionale e andrà modificato.
UK - High Court - application by JR65 for judicial review: divieto di donazione del sangue per gli omosessuali
11 ottobre 2013
Il divieto di donazione del sangue per gli omosessuali era stato introdotto nel Regno Unito negli anni Ottanta, ma è già stato rimosso in Inghilterra, Scozia e Galles.
La decisione è stata resa in un ricorso per judicial review contro la policy del Ministero della Salute che impone un divieto a vita di donazione del sangue per gli uomini abbiamo avuto relazioni sessuali con altri uomini (males who have had sex with other males – MSM). Viene inoltre impugnata anche una decisione del Ministro del 22 settembre 2011, che confermava la permanenza in vigore di tale divieto, determinando il mancato adeguamento dell'Irlanda del Nord al resto del Regno Unito, dove si applica un periodo di un anno di sospensione per donazioni di sangue da parte di «persons whose sexual behaviour puts them at high risk of acquiring severe infectious diseases that can be transmitted by blood».
Il ricorrente chiede che il divieto venga annullato perché illegittimo, in quanto irrazionale e arbitrario, e che il giudice ordini al Mistero di eliminare tale divieto, adeguandosi alle policies applicate in Inghilterra, Scozia e Galles.
Quanto al criterio dell'irrazionalità della decisione, il giudice valuta il rapporto tra il comportamento sessuale delle persone interessate dalla decisione e il grado di rischio per la donazione di sangue, tenendo in considerazione il fatto che in Irlanda del Nord viene anche importato sangue da altri Stati o anche semplicemente dal resto del Regno Unito, dove viene accettata la donazione da parte di MSM. Ne consegue che la decisione dell'autorità sanitaria nord-irlandese è da considerarsi irrazionale:
«(i) as the competent authority for the purposes of Directive 2002/98/EC and designated by the Blood Safety and Quality Regulations 2005 the Secretary of State for Health is responsible for the determination of the appropriate deferral periods in Northern Ireland and whether to maintain or not the impugned lifetime ban. Accordingly the Minister was not empowered to give any directions in relation to the implementation or interpretation of the Directives;
(ii) Para 38 of Schedule 3 to the Northern Ireland Act 1998 provides that technical standards and requirements in relation to products in pursuance of an obligation under Community law are reserved matters. Under para (d) of Art 29 of the 2002 Directive deferral criteria are included as a technical requirement. By virtue of Section 24(1) of the 1998 Act the Minister has no power to act incompatibly with Community law;
(iii) the lifetime ban is both controversial (it has generated much publicity and public debate, and views on the issue are highly polarised) and cross-cutting (it is acknowledged in the SaBTO report that it touches on equality issues, it further deals with the implementation of EU Directives) and as such the Minister had no authority to act without bringing them to the attention of the Executive Committee which he failed to do. In doing so the Minister breached the Ministerial Code and by virtue of Section 28A(10) of the 1998 Act he had no legal authority to take a decision in breach of the Ministerial Code;
(iv) for the reasons set out at paras 126-140 above the decision of the Minister was irrational».
Il testo della sentenza è disponibile nel box download.
Nell’aprile 2015 la Corte di Giustizia UE (caso C-528/13, Léger) ha stabilito che il criterio di esclusione permanente dalla donazione di sangue in base al comportamento sessuale comprende anche l’ipotesi i cui uno Stato membro preveda una controindicazione permanente alla donazione di sangue per gli uomini omosessuali, purché siano soddisfatte alcune condizioni mediche e scientifiche.