La District Court of Travis County ha dichiarato incostituzionale l’Heartbeat Act dello Stato del Texas, poiché l’eccezione al divieto di aborto per “medical emergency” non è una nozione sufficientemente chiara, e produrrebbe nei medici il timore di essere perseguiti per aver praticato un’interruzione di gravidanza in maniera illegittima, rendendo di fatto l’eccezione inapplicabile anche nei casi di gravidanze che mettono a rischio la vita della donna.
US District Court of Travis County – Zurawski v. State of Texas: il divieto assoluto di aborto è incostituzionale e mette a rischio la salute e la vita delle donne (con aggiornamenti al 31 maggio 2024)
4 agosto 2023
Il caso origina dal ricorso presentato dal Center for Reproductive Rights il 6 marzo 2023 per conto di due ginecologi-ostetrici e di tredici donne texane, alle quali è stato negato l’accesso alla procedura di aborto, nonostante la sopravvenienza di condizioni gravi durante le rispettive gravidanze, tale da rendere l’aborto necessario per tutelare la salute e la vita delle donne stesse.
La parte attrice chiede l’interpretazione della nozione di “medical emergency”, che la legge dello Stato del Texas (Senate Bill 8 - Heartbeat Act ) riconosce come unica eccezione al divieto di aborto, dal momento che l’ambiguità terminologica impiegata dal legislatore avrebbe reso la norma inattuabile. Tale indeterminatezza, invero, unita al fatto che la legge in oggetto invita i cittadini a denunciare chiunque pratichi l’aborto illegalmente, genera l’indugio dei ginecologi-ostetrici, che spesso preferiscono non praticare interventi abortivi a causa del timore di incorrere nella sanzione penale prevista (reclusione fino a 99 anni e multa di 100.000 dollari), mettendo così a rischio la salute e la vita delle donne.
Ritenendo questa disciplina contraria alla Costituzione del Texas, perché lesiva del diritto alla vita, alla libertà e all’uguaglianza delle donne, il ricorrente domanda anche una deroga temporanea all’applicazione della legge per i casi relativi a gravidanze con complicazioni, affinché l’aborto possa essere effettuato in situazioni gravi e urgenti.
Sentite in udienza le ricorrenti, il 4 agosto 2023 la District Court of Travis County rigetta la domanda di archiviazione presentata dallo Stato del Texas, dichiarando la legge incostituzionale, e statuisce che sono i ginecologi-ostetrici i soggetti competenti a determinare, “in their good faith judgement”, quali circostanze rientrino nella nozione di “medical emergency”, e con ciò quando sia necessario procedere all’aborto al fine di garantire il diritto alla salute della donna, senza che essi siano poi perseguibili dall’Autorità pubblica.
Tuttavia, poche ore dopo la decisione della District Court, lo Stato del Texas ha proposto appello avverso la sentenza di primo grado, impedendo alla stessa di produrre effetti.
Il caso in oggetto costituisce il primo procedimento dopo la sentenza Dobbs v. Jackson che ha determinato l’overruling della decisione Roe v. Wade .
Dopo aver fissato la discussione orale per il 28 novembre 2023, il 31 maggio 2024 la Corte Suprema del Texas ha respinto le richieste di risarcimento presentate dalle 20 donne a cui era stata negata l'assistenza all'aborto nonostante le pericolose complicazioni della gravidanza. La sentenza afferma che l'aborto non è consentito in situazioni in cui il feto ha una condizione letale e non sopravviverà, a meno che anche la paziente incinta non abbia una condizione di pericolo di vita. La Corte ha anche respinto le affermazioni secondo cui la legge del Texas viola i diritti costituzionali delle pazienti a proteggere la loro vita e la loro salute. Sebbene la Corte abbia chiarito che si possono fare eccezioni per le condizioni di pericolo di vita, la Corte si è rifiutata di dire quando, nel corso del deterioramento della situazione di salute di una paziente, l'eccezione si applicherebbe, lasciando i medici senza chiarezza sulle circostanze in cui possono usare il proprio giudizio medico per fornire assistenza all'aborto senza timore di essere perseguiti.
Il testo della sentenza è disponibile a questo link
Sullo stesso tema il nostro Dossier sul diritto all’aborto negli Stati Uniti .