La legge è la conclusione di un percorso di riforma iniziato con la proposta di legge del 2013 (qui la scheda) ed entrerà in vigore entro la metà del 2022, trascorsi 18 mesi dall’adozione: la legge necessita, infatti, di un periodo di implementazione, durante il quale verrà creata una commissione per l’assistenza al suicidio (“Commission of Voluntary Assisted Dying), che provveda alla definizione dei dettagli per l’operatività della disciplina e all’adeguata formazione del personale sanitario.

Per poter presentare richiesta di aiuto a morire, il soggetto dovrà essere maggiorenne e australiano (o residente in Australia da 3 anni consecutivi e il Tasmania da almeno 12 mesi), avere la capacità di intendere e di volere, agire volontariamente ed essere affetto da una patologia in stato avanzato, incurabile e irreversibile che causerebbe comunque la morte entro i 6 mesi successivi (12 nel caso di malattie neurodegenerative).

Per accedere alla procedura, sarà necessario presentare due richieste, a distanza di almeno 48 ore l’una dall’altra, in presenza di testimoni, dopo aver ricevuto informazioni dal proprio medico riguardo la propria condizione sanitaria e le cure palliative possibili. Dopo aver verificato il possesso di tutti i requisiti e il rispetto di tutte le procedure prescritte, andrà presentata una terza richiesta, a seguito della quale la Commissione stabilirà le procedure da seguire e il farmaco da utilizzare.

Soltanto i medici con almeno 5 anni di esperienza potranno effettuare questa procedura, dopo aver completato il corso di formazione a riguardo: entro 48 ore dalla richiesta, il medico potrà rifiutarsi di eseguire la procedura senza doverne spiegare il motivo.

Il testo della legge è disponibile nel box download e a questo link.