Il 24 settembre 2021 è entrata in vigore la nuova legge indiana sull’interruzione volontaria di gravidanza che consente di abortire, a certe condizioni, fino alla ventiquattresima settimana di gravidanza.
India – Medical Termination of Pregnancy (Amendment) Act 2021
24 settembre 2021
La nuova legge modifica il Medical Termination of Pregnancy Act del 1971 e la sezione 3 consente ora l’interruzione della gravidanza entro la ventesima settimana al ricorrere delle seguenti situazioni:
- Pericolo per la vita della donna;
- Rischio di gravi problemi fisici o mentali per la donna;
- Probabilità che, se il bambino nascesse, soffrirebbe di gravi difetti fisici o mentali.
In questi casi la legge consente di praticare l’aborto a condizione che questi presupposti siano certificati da un medico, mentre, nel caso in cui la donna si trovi tra la ventesima e la ventiquattresima settimana di gravidanza, è necessario l’assenso di due medici differenti. L’interruzione volontaria di gravidanza rimane tuttavia del tutto vietata una volta superata la ventiquattresima settimana. Prima dell’emendamento, secondo il Medical Termination of Pregnancy Act del 1971, in questi casi l’aborto era consentito solo fino alla dodicesima settimana.
La legge specifica inoltre che si può presumere il rischio di gravi problemi mentali per la donna nel caso in cui la gravidanza sia conseguenza di una violenza sessuale (fino alla ventiquattresima settimana) o del fallimento di un metodo contraccettivo (solo fino alla ventesima settimana).
Sono state aggiunte nella sezione 5 anche alcune norme a tutela della privacy della donna che sceglie di ricorrere all’interruzione di gravidanza.
Il testo della legge, originale ed emendata, è disponibile nel box download.