Il 2 luglio 2015 l’Assemblea nazionale del Kuwait ha adottato, con finalità di contrasto del terrorismo, la legge 78/2015 che introduce un test obbligatorio del DNA per tutti i residenti e visitatori e prevede l’istituzione di un database nazionale.
Kuwait - l. 78/2015: test genetico obbligatorio per cittadini, residenti e visitatori per combattere il terrorismo
2 luglio 2015
Il test è obbligatorio per tutti e la legge prevede una sanzione pari a un anno di carcere per chi rifiuti di sottoporsi al test.
Secondo quanto riportato, il testo della legge includerebbe nello screening anche i turisti, che sarebbero sottoposti a prelievo nel momento di ingresso nel territorio dello Stato.
La legge ha destato la preoccupazione del Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite che, nelle considerazioni del luglio 2016 relative al report sui diritti presentato dal Kuwait, censura in particolare:
- la clausola contenuta nella legge 78/2015 che consente l’impiego dei dati da parte delle autorità pubbliche “for any other cases required by the supreme interest of the country”
- l’assenza di chiarezza circa le garanzie di confidenzialità dei dati e le misure per prevenire utilizzi arbitrari degli stessi
- l’assenza di controlli indipendenti e l’impossibilità di contestare la legittimità della legge di fronte a un giudice.
Secondo il Comitato, il Kuwait dovrebbe:
(a) amend Law No. 78/2015 with a view to limiting DNA collection to individuals suspected of having committed serious crimes and on the basis of a court decision;
(b) ensure that individuals can challenge the lawfulness of a request for DNA collection in court;
(c) set a time limit after which DNA samples are removed from the database;
(d) establish an oversight mechanism to monitor the collection and use of DNA samples, prevent abuses and ensure that individuals have access to effective remedies.
La legge dovrebbe essere attuata nel corso del 2016.
Nel box download il testo delle Considerazioni dello Human rights committee delle Nazioni Unite.