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U.S.A. – Referendum 5/11/2024: Aborto e modifiche costituzionali nei singoli Stati
5 novembre 2024

Il 5 novembre, in concomitanza con le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, dieci Stati americani (Arizona, Colorado, Florida, Maryland, Missouri, Montana, Nebraska, Nevada, New York e South Dakota) hanno votato proposte referendarie per inserire o limitare il diritto all’aborto nelle rispettive Costituzioni statali.

Nel 2022, con l’overruling della Sentenza Roe v Wade tramite la decisione Dobbs v. Jackson Women’s Health Organization, il potere di regolamentare l’aborto è tornato ai singoli Stati, determinando una frammentazione normativa e dando impulso a nuove iniziative legislative.

Con i referendum, l’obiettivo è quello di cercare di inserire il diritto all’aborto all’interno delle Costituzioni dei rispettivi Stati.

STATI CHE HANNO INSERITO IL DIRITTO ALL’ABORTO NELLA COSTITUZIONE:

  • Arizona: L’interruzione volontaria di gravidanza era possibile fino alla quindicesima settimana. Dopo questo periodo, l’aborto era permesso solo in caso di pericolo per la vita della madre, ma non in situazioni di stupro o incesto. Attraverso il referendum, è stata proposta una modifica alla Costituzione dell’Arizona, per estendere il diritto all’aborto fino alla ventiquattresima settimana di gravidanza, ossia fino al momento in cui il feto raggiunge la vitalità.
  • Colorado: L’aborto veniva considerato legale in ogni momento della gravidanza. Con il referendum del 2024 è stato introdotto il diritto all’aborto a livello costituzionale, impedendo ai governi locali di vietarne o ostacolarne l’accesso. Inoltre, a seguito del referendum, è stata abrogata la Sezione 50 dell’Articolo V della Costituzione del Colorado, che proibiva l’impiego di fondi pubblici per finanziare l’aborto.
  • Maryland: L’aborto era legale durante tutte le settimane della gravidanza. L’esito positivo del referendum ha determinato l’inserimento di un nuovo articolo nella Dichiarazione dei diritti della Costituzione del Maryland, il quale riconosce il diritto alla libertà riproduttiva, definita come “la capacità di prendere e attuare decisioni per prevenire, continuare o interrompere la propria gravidanza”.
  • Missouri: L’aborto era vietato salvo in casi di emergenza medica, inoltre chi lo praticava rischiava una pena da cinque a quindici anni di carcere. Il Right to Life of the Unborn Child Act classificava l’aborto praticato al di fuori del caso di emergenza sanitaria come un “class B felony” e da questo derivava la sanzione penale della reclusione. Il referendum ha proposto l’introduzione di un diritto costituzionale alla “libertà riproduttiva”, che include l’aborto così come tutti gli altri strumenti relativi alla salute riproduttiva della persona.
  • Montana: L’aborto era legale fino alla vitalità del feto (circa 24 settimane). L’esito positivo del referendum ha determinato l’inserimento nella Costituzione del Montana di un “diritto costituzionale a prendere e portare avanti decisioni sulla propria gravidanza, compreso il diritto all'aborto”. Inoltre, la misura così approvata consente allo Stato di regolamentare l'aborto dopo la viability tranne quando l’aborto sia necessario “dal punto di vista medico per proteggere la vita o la salute della paziente incinta”.
  • Nevada: L’aborto era legale fino alla ventiquattresima settimana di gravidanza, con eccezioni solo in caso di pericolo per la vita della madre. Il referendum proponeva di introdurre un diritto costituzionale statale all'aborto, consentendo allo Stato di regolamentare l'aborto dopo la vitalità fetale, tranne nei casi in cui fosse necessario per "proteggere la vita o la salute della persona incinta". 

In Nevada, gli emendamenti costituzionali possono essere proposti dal Senato o dall’Assemblea e devono essere approvati da una maggioranza di entrambe le camere in due legislature consecutive. Dopo l’approvazione, l’emendamento viene pubblicato per tre mesi e sottoposto a referendum popolare. Se la maggioranza degli elettori approva l’emendamento, questo diviene parte della Costituzione. 

La Question 6 relativa all’aborto, approvata nel novembre 2024, dovrà, quindi, essere sottoposta ad una seconda votazione popolare nel 2026.

  • New York: L’aborto era legale, ma dopo la ventiquattresima settimana di gravidanza era necessaria l’approvazione di un medico, a meno che il feto non fosse vitale o che la gravidanza non mettesse a rischio la vita o la salute (anche mentale) della persona incinta.

Il referendum chiedeva di inserire nella Costituzione un emendamento per proteggere l’accesso all’aborto e tutelare i cittadini contro forme di discriminazione, tra cui quelle legate all’autonomia riproduttiva.

STATI CHE HANNO RESPINTO DEL TUTTO O IN PARTE L’INSERIMENTO DEL DIRITTO ALL’ABORTO NELLA COSTITUZIONE:

  • Florida: L’aborto è illegale dopo la sesta settimana, con alcune eccezioni fino alla quindicesima (pericolo per la vita della madre, rischio di danni fisici “sostanziali e irreversibili” o di una grave anomalia nel feto). Il referendum proponeva di proteggere l’accesso all’aborto nella Costituzione, vietando leggi che ne limitassero l’accesso prima della vitalità del feto o per proteggere la salute della paziente. Il risultato è stato negativo, poiché non è stato raggiunto il quorum del 60% richiesto dalla Florida, ma solo il 57%. 
  • Nebraska: L’aborto è illegale dopo la dodicesima settimana, salvo eccezioni a seguito di stupro, incesto e pericolo di vita per la madre. Il Nebraska ha votato su due quesiti referendari: il primo proponeva di garantire il diritto all’aborto fino alla vitalità del feto (respinto), il secondo proponeva di inserire all’interno della Costituzione il divieto all’aborto dopo le dodici settimane con le attuali eccezioni (approvato).
  • South Dakota: L’aborto è vietato, salvo nei casi in cui la vita della madre sia in pericolo. Il referendum proponeva di garantire il diritto all’aborto nel primo trimestre, di limitarlo nel secondo solo per motivi di salute della donna incinta e, nel il terzo, di consentire allo Stato di regolare o proibire l’aborto, eccetto nei casi in cui fosse necessario, secondo il giudizio del medico curante, per preservare la vita e la salute della donna incinta.

I risultati dei referendum confermano la frammentazione normativa negli Stati Uniti, con alcuni Stati che rafforzano il diritto all’aborto e altri che lo limitano. 

I risultati dei referendum indetti nei singoli Stati coinvolti sono consultabili al seguente link: https://ballotpedia.org/2024_abortion-related_ballot_measures_and_state_context 

Per maggiori informazioni si rinvia al Dossier Abortion Rights negli Stati Uniti, reperibile al seguente link: https://www.biodiritto.org/Dossier/Dossier-Abortion-rights-negli-Stati-Uniti

Sara Cavallet
Pubblicato il: Martedì, 05 Novembre 2024 - Ultima modifica: Martedì, 01 Aprile 2025
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