Articolo pubblicato sulla rivista Diritto pubblico comparato ed europeo, n. 2, 2001, pp. 677-685.
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Articolo pubblicato sulla rivista Diritto pubblico comparato ed europeo, n. 2, 2001, pp. 677-685.
ABSTRACT
La sentenza in epigrafe afferma che - considerato che gli errori commessi da un medico ed un laboratorio nell'esecuzione dei contratti conclusi con una donna in stato interessante hanno impedito a questa di esercitare la scelta di interrompere la gravidanza al fine di evitare la nascita di un bambino portatore di handicap - quest'ultimo può domandare il risarcimento del danno risultante da tale handicap e causato dagli errori accertati. L'A., dopo avere richiamato la fattispecie concreta, affronta le problematiche che emergono dalla pronuncia relativamente al rapporto fra diritto e bioetica, ed in particolare alla correlazione fra nascita e risarcimento. Pone in risalto le novità contenute nella pronuncia in relazione alla richiesta di risarcimento avanzata dal figlio.
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