La Commission fédérale de Contrôle et d’Évaluation de l’Euthanasie (CFCEE) ha pubblicato un rapporto relativo ai casi di eutanasia in Belgio relativo agli anni 2020-2021 in occasione del 20° anniversario della Legge sull’eutanasia (L. del 28 maggio 2002).
Belgio – CFCEE: rapporto per il controllo e la valutazione dell’eutanasia relativo al 2020-2021
Anno 2022
Il documento è suddiviso in tre sezioni principali: l’eutanasia in numeri (“l’euthanasie en chiffres”), la descrizione e la valutazione dell’applicazione della legge (“Description et évaluation de l’application de la loi”) e infine le raccomandazioni della Commissioni concernenti l’applicazione della legge (“Recommandations de la Commission en ce qui concerne l’application de la loi”).
Nella prima sezione viene riportato il numero dei casi di eutanasia avvenuti in Belgio. In particolare, si nota che nel 2020 sono stati segnalati 2.445 casi di eutanasia (ossia l’1,9% dei 126.850 decessi), contro i 2.700 (2,4% dei 112.291 decessi) del 2021.
La crisi pandemica ha probabilmente avuto un impatto anche sulle applicazioni dell’eutanasia, in particolare durante i periodi di confinamento. Si è notato, infatti, un incremento continuo dei casi di applicazione della procedura: da 259 nel 2003 a 2.790 nel 2021. Fino al 2012, gli incrementi sono stati circa 300 ogni anno, una tendenza che si appiattisce negli anni successivi; infatti, dal 2019 in poi il numero dei casi è stabile.
Successivamente la CFCEE prosegue affrontando il nucleo centrale del tema, ovvero la valutazione e l’applicazione della legge sull’eutanasia vigente in Belgio.
Il paragrafo inizia spiegando cos’è la CFCEE (composizione, missione, funzionamento della Commissione).
In un secondo momento evidenzia come che le dichiarazioni anticipate relative all’eutanasia provengono per il 75% dalla popolazione olandese e il rimanente dalla popolazione francese, cercando fornire una spiegazione a tale differenziazione.
Si prosegue poi evidenziando il rapporto tra malattie e eutanasia: il tumore è la causa principale di eutanasia (63%), mentre al secondo posto si trova la cd. poli patologia. Seguono i disturbi del sistema nervoso, le malattie cardiovascolari e cardiorespiratorie e infine i disturbi mentali e comportamentali.
In tutti questi casi si ricorre all’eutanasia quando lo stadio della malattia raggiunge l’incurabilità causando gravi sofferenze e nella maggior parte dei pazienti la sofferenza è stata descritta come costante, insopportabile e non alleviabile.
Quanto all’analisi del fattore legato all’età, si evidenzia come l’eutanasia rimane rara sotto i 40 anni (anche a seguito dell’estensione nel 2014 della possibilità di ricorrere a tale pratica ai minori) ed avviene soprattutto tra le persone con un’età compresa tra i 70 e i 90 anni.
Per quanto riguarda il luogo dove viene praticata l’eutanasia, va sottolineata una netta diminuzione dell’eutanasia eseguita negli ospedali, che avviene ora nel 30,4% (1.735 casi) dei casi, mentre per le case di cura e riposo si è registrata una diminuzione nel 2020 (301 casi, ossia il 12,3%) e una ripresa nel 2021 (388 casi, ossia il 14,4%). L’aumento più significativo è stato però quello relativo ai decessi avvenuti in casa: 54,3% (2.791 casi), con un incremento rispetto al 2018/19 del 10,8% in valori assoluti.
Quanto alle tecniche con cui viene praticata l’eutanasia, se ne utilizzano principalmente due: endovenosa (99,6%) o orale (0,4%). Tuttavia, la somministrazione orale non è prevista dalla legge e può essere descritta come “suicidio assistito dal medico”.
La CFCEE ha ritenuto che tale procedura sia consentita dalla legge solamente quando i requisiti giuridici per accogliere una richiesta di eutanasia siano stati rispettati e che l’applicazione sia avvenuta sotto la responsabilità del medico che deve essere presente e pronto ad intervenire.
Nell’ultimo paragrafo la CFCEE ha posto l’attenzione su alcune raccomandazioni già indicate nel rapporto 2018/19, tra cui la realizzazione di studi scientifici a livello nazionale su tutte le decisioni mediche alla fine della vita e l’informazione ai cittadini.
Il testo del rapporto è disponibile al seguente link e nel box download.
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