Il Ministero della Salute il 4 dicembre 2023 ha comunicato alla Presidenza la Relazione, ai sensi dell’art.8 della L. n. 219/2017, in cui si riporta l’aggiornamento al 31 dicembre 2022 delle attività per la regolamentazione, la realizzazione e la gestione della Banca dati nazionale delle DAT.
Ministero della Salute – Relazione 2023 sull’applicazione della Legge n. 219/2017 per la raccolta delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT)
Anno 2023
L’Introduzione alla relazione ripercorre alcuni passaggi normativi fondamentali.
Vengono ricordate:
- La legge n. 219/2017 che ha introdotto nell’ordinamento italiano le disposizioni anticipate di trattamento (DAT) allo scopo di assicurare ad ogni cittadino la tutela del diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona, stabilendo che nessun trattamento sanitario possa essere iniziato o proseguito senza il consenso libero ed informato della persona interessata, tranne nei casi previsti dalla legge.
- La legge n. 205/2017 che ha completato l’istituzione presso il Ministero della Salute della Banca dati destinata alla registrazione delle DAT, attraverso le quali ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche.
- Il decreto ministeriale n. 168/2019 che ha stabilito le modalità di registrazione delle DAT nella Banca dati nazionale, istituita presso la Direzione generale competente in materia di digitalizzazione e sistemi informativi sanitari del Ministero della Salute. Tale Banca dati è operativa dal 1 febbraio 2020.
I dati presentati nella Relazione sono aggiornati al 31 dicembre 2022.
Il totale delle DAT registrate nella Banca dati nazionale è pari a 217.326. Di queste 140.221 sono state acquisite nel 2020, 43.575 nel 2021 e 33.530 nel corso del 2022. Le regioni italiane in cui risultano registrate la maggior parte delle DAT sono, in ordine decrescente: Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.
Nella Relazione vengono in seguito riportati dati relativi a: la tipologia di DAT (con o senza indicazione del fiduciario), la distribuzione dei disponenti per regione di residenza, la distribuzione dei disponenti per sesso e fascia d’età, la distribuzione delle DAT trasmesse alla Banca dati nazionale per soggetto alimentante (Comuni, notai o strutture sanitarie) ed infine i dati di accesso alla Banca dati nazionale in consultazione.
In riferimento a questo aspetto si rileva che solo 489 medici hanno fatto accesso alla Banca dati.
Il testo completo della Relazione è disponibile nel box download.
Link utili:
- Scheda di riepilogo sulla legge n. 219/2017;
- Dossier “La disciplina del fine vita in Italia”.