Il Ministro della Salute ha presentato al Parlamento la relazione annuale sullo stato di attuazione della legge n. 40/2004 (norme in materia di Procreazione Medicalmente Assistita).
Ministero della Salute - Relazione annuale 2016 sullo stato di attuazione della legge 40/2004
Anno 2016
Secondo quanto previsto dall’articolo 15 della legge n. 40/2004, ogni anno il Ministro della Salute presenta al Parlamento una relazione sullo stato di attuazione della legge. Nella relazione presentata il 30 giugno 2016 vengono presi in considerazione gli interventi realizzati dal Ministero e dalle Regioni nel 2015 e vengono presentati i dati relativi all’applicazione delle tecniche relativi nell’anno 2014.
Riportiamo di seguito alcuni dei dati presentati nella relazione, in cui testo integrale è disponibile nel box download. Maggiori informazioni e il comunicato stampa del Ministero sono disponibili a questo link .
Nel 2014, i Centri PMA autorizzati sono 362 (136 sono pubblici e privati convenzionati; 226 sono privati).
Il numero di cicli di trattamento iniziati è superiore nei centri pubblici rispetto a quelli privati (58.433, contro 32.278 cicli iniziati in un centro privato).
Un dato interessante riguarda la concentrazione dei centri per la PMA: quasi i due terzi sono distribuiti tra Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia e Veneto. In Lombardia, in particolare, viene svolto più del 25 % dell’intera attività nazionale.
Nel 2014 è stata registrata una lieve diminuzione nel numero complessivo di coppie trattate (da 71.741 nel 2013 a 70.589 nel 2014), che si accompagna ad un aumento delle gravidanze ottenute (15.550 nel 2013, 15947 nel 2014). Tale dato pare essere il risultato di un aumento nell’impiego delle tecniche di II e III livello rispetto all’inseminazione semplice.
Rimane costante rispetto al 2013 la percentuale delle gravidanze gemellari (circa il 20 %), ma diminuiscono quelle trigemellari (1,4 %, dato comunque alto rispetto alla media europea). Aumentano gli embrioni formati e crioconservati, con un incremento di quasi il 30 % rispetto al 2013; parallelamente aumentano anche gli embrioni scongelati. Questi dati sono letti quale effetto dell’applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 151/2009.
Rimane ferma l’età media delle donne che accedono alle tecniche di PMA (36,7 anni), ma è in aumento la percentuale delle pazienti ultraquarantenni. L’età media dei pazienti maschi è di 39,4 anni.
In considerazione dello stretto legame tra successo nell’applicazione delle tecniche ed età dei pazienti, il Ministero della Salute ha dato avvio al Piano Nazionale per la Fertilità, al fine di sensibilizzare la popolazione sulle tematiche relative alla procreazione.
Quanto all’applicazione delle tecniche di fecondazione eterologa, in seguito alla declaratoria di incostituzionalità del divieto (Corte cost., sent. n. 162/2014, pubblicata in data 18 giugno 2014), nella relazione si segnala che l’attività rilevata nel 2014 è ancora ridotta e non consente valutazioni epidemiologiche accurate (pp. 70 ss. della relazione).
A questo link il nostro dossier sulla legge 40.
Ai seguenti link sono disponibili le relazioni degli anni precedenti:2015, 2014, 2013.