Il Ministero della Salute ha trasmesso al Parlamento la Relazione annuale sullo stato di attuazione della Legge 40/2004 in materia di Procreazione medicalmente assistita (PMA), relativamente all’attività di centri PMA nell’anno 2015 e all’utilizzo dei finanziamenti (artt. 2 e 18) nell’anno 2016.
Ministero della Salute - Relazione annuale 2017 sullo stato di attuazione della legge 40/2004
Anno 2017
Pubblichiamo di seguito un estratto del comunicato stampa. Maggiori informazioni a questo link . La relazione è disponibile nel box download.
“Il quadro relativo all'applicazione della legge n. 40/2004 per l'anno 2015 offre poche variazioni rispetto alla situazione dell'anno precedente per quanto riguarda la fecondazione omologa. Per la prima volta sono presentati i dati sulla fecondazione eterologa.”
“Si conferma la tendenza secondo cui il maggior numero dei trattamenti di fecondazione assistita viene effettuato nei centri pubblici e privati convenzionati, pur essendo questi centri in numero inferiore ai centri privati. I Centri privati sono infatti il doppio, numericamente, di quelli pubblici, ma vi si effettuano meno cicli di trattamento.”
Considerando tutte le tecniche di PMA, dal 2014 al 2015 aumentano le coppie trattate (da 70.826 a 74.292, pari a + 4.9 %), i cicli effettuati (da 90.957 a 95.110, pari a + 4.6 %) e i bambini nati vivi (da 12.720 a 12.836, pari a +0.9 %).
Diminuiscono le gravidanze gemellari e anche le trigemine.
“Aumenta in totale la percentuale di esiti negativi sulle gravidanze monitorate, per la fecondazione in vitro sia da fresco che da scongelamento.”
“Per quello che riguarda le percentuali di successo, una considerazione nel lungo periodo, cioè nel decennio 2005-2015 può essere condotta solamente per la fecondazione omologa, e mostra che sono sostanzialmente invariate negli anni: per le tecniche di inseminazione semplice si ha un valore del 10,5% nel 2015 (dal 2005 a ora la percentuale variata oscillando da un massimo del 10,9% a un minimo del 9,9%), mentre per quelle di II e III livello si ha un 18,2% per tecniche a fresco, (la percentuale era del 18,8 nel 2005, con un massimo del 20,9 nel 2010).”
“In riferimento alla fecondazione omologa, aumentano quasi del 20.0% gli embrioni crioconservati successivamente alla loro formazione, nonostante diminuiscano quelli formati e trasferiti”.
“I cicli di trattamento con fecondazione eterologa sono 2.800, pari al 2,9%, con 601 bambini nati vivi, pari al 4,7% dei nati totali dall’applicazione della PMA, e allo 0.1% dei nati in Italia. La fecondazione eterologa è stata determinante per l’aumento dei nati vivi con PMA dal 2014 al 2015. Solo con quella omologa, infatti, i nati vivi sarebbero diminuiti, essendo per l’omologa 12.235, cioè -3,3% rispetto all’anno precedente.”
“Resta costante l’età media delle donne riceventi nelle tecniche omologhe a fresco: 36.68 anni; (i dati più recenti pubblicati dal registro europeo danno per il 2012 un’età media di 34.7 anni). Si conferma l’aumento progressivo delle donne con più di 40 anni che accedono a queste tecniche: sono il 33,7% nel 2015, erano 20,7% del 2005.”
“Il primo anno di applicazione della fecondazione eterologa mostra diverse procedure nell’applicazione della tecnica, specie in riferimento all’importazione di gameti dall’estero: se la maggior parte dei cicli di trattamento utilizza gameti importati, una quota significativa è effettuata con embrioni formati all’estero, generati con seme esportato dall’Italia e ovociti di centri esteri, e successivamente importati in Italia per il trasferimento in utero.”
A questo link il nostro dossier sulla legge 40.
Di seguito i link alle Relazioni degli anni precedenti: 2016, 2015, 2014, 2013.