Questa guida stabilisce i principi che i chirurghi inglesi devono seguire per lavorare con i pazienti attraverso un efficace decision-making process.
UK - The Royal College of Surgeons - Consent: supported decision-making. A Guide to Good Practice
Anno 2018
La sentenza della Corte Suprema inglese Montgomery vs Lanarkshire Health Board del 2015 è un importante leading case dedicato al rapporto medico-paziente. Infatti, prima di questa sentenza, il rapporto medico paziente era retto da un approccio paternalistico, nel quale il medico decideva per il paziente, senza renderlo partecipe al processo decisionale su quale trattamento adottare. Al posto della decisione unilaterale del medico e del chirurgo, il Montgomery case ha messo al centro del decision making process il consenso informato del paziente (consent process). La presente Guida indica ai chirurghi i passaggi da seguire per garantire un efficace rapporto medico - paziente e accertarsi che quest'ultimo sia consapevole dei rischi inerenti al trattamento medico proposto.
I vari passaggi sono elencati al quinto punto della Guida. In base a questi il chirurgo deve: spiegare la diagnosi al paziente; presentargli le varie opzioni di trattamento; spiegare al paziente il suo diritto al consenso informato ad esprimere una preferenza tra i trattamenti proposti; il chirurgo deve dare del tempo al paziente, permettendogli di riflettere sulle differenti opzioni; tenere in considerazione ei desideri, bisogni e aspettative del paziente. Il chirurgo deve inoltre discutere dei vantaggi e dei rischi associati ad ogni trattamento proposto; avere la certezza che il paziente abbia capito e che abbia il quadro completo della situazione medica. Infine il chirurgo dovrà rispettare le decisioni del paziente.
Come spiegato nel secondo punto What is a valid consent?, il consenso deve provenire volontariamente da una persona con la capacità di prendere la decisione in questione. Inoltre dovrà essere rilasciato in forma scritta.
La Guida, al terzo punto, dispone che il chirurgo deve presentare tra i vari trattamenti anche l'opzione di non riceverne alcuno. Il chirurgo dovrà comunque rispettare la decisione del paziente, anche quando il trattamento scelto è potenzialmente pericoloso o fatale. Nelle emergenze mediche e, in generale, nei casi in cui il paziente non sia in grado di esprimere il consenso, il personale medico-sanitario dovrà agire per garantire il best interest del paziente.
La durata della comunicazione medico-paziente per il consenso informato può variare in base alla complessità delle condizioni del paziente, i rischi e la capacità del paziente di comprendere la propria situazione medica. Il consenso del paziente cessa di avere efficacia solo se le circostanze, che hanno determinato la formazione del consenso, sono cambiate.
Il trattamento può essere somministrato solo dopo aver ottenuto un consenso valido.
Al punto 6 la Guida elenca la norme e le sentenze che hanno determinato l'evoluzione del rapporto medico-paziente.
La Guida è disponibile nel box download.