Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte di Appello di Lecce, sezione lavoro, ha confermato, quanto stabilito dal giudice del lavoro, rigettando l’istanza dell’Azienda Sanitaria Locale: “La finalità delle linee guida, da individuare nel risparmio di spesa vanno contemperate con la buona pratica medica” e “nel caso di specie non sono emersi in corso di causa elementi che possano condurre a ritenere improntato a dolo o colpa il comportamento del medico”.
Il Consiglio di Stato ha rigettato i ricorsi proposti dalle società Roche e Novartis avverso la sentenza del Tar Lazio che aveva confermato la sanzione loro irrogata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per aver attuato un’intesa orizzontale restrittiva della concorrenza nel mercato farmaceutico, sancendone definitivamente la legittimità.
Le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione hanno escluso la liceità della commercializzazione di infiorescenze, foglie, olio e resine derivanti dalla coltivazione di Cannabis Sativa Light in quanto condotta non rientrante nell’ ambito di applicazione della l. n. 242/2016, recante disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa, né ammessa da qualsiasi normativa attualmente vigente.
Il giudice ha accertato il carattere discriminatorio del diniego opposto dall’azienda sanitaria locale all’iscrizione di un richiedente protezione internazionale nel Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e alla conseguente scelta del medico di base, non ritenendo necessario, a tal fine, il requisito dell'iscrizione anagrafica.
La prescrizione giudiziaria o l’invito giudiziale, rivolti ai genitori, di un percorso psicoterapico per il sostegno alla genitorialità è in contrasto con gli artt. 13 e 32 Cost.
La decisione presa a termine di una procedura prevista ex lege di interrompere idratazione e alimentazione artificiali per un paziente in stato vegetativo irreversibile è legittima. In particolare, la Cour de Cassation afferma che il diritto alla vita non rientra nella fattispecie del diritto alla libertà individuale.
La Corte di Cassazione ha stabilito che l’acquisizione da parte del medico del consenso informato costituisce prestazione altra e diversa da quella dell’intervento medico e di conseguenza la mancanza di consenso informato del paziente è una fonte di responsabilità ulteriore e autonoma rispetto a quella derivante dall’errata esecuzione della prestazione medica.
Secondo il Tribunale di Lecce è legittimo il trasferimento degli embrioni crioconservati anche successivamente al decesso del marito stante la irrevocabilità del consenso nei momenti successivi alla fecondazione
La quarta sezione della Corte di Cassazione, nell’esaminare i criteri che distinguono le fattispecie di omicidio (doloso e colposo ex artt. 575 e 589 c.p.), infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale (art. 578 c.p.) e procurato aborto (art.17 e ss. l. n. 194/1978), ha riconosciuto la possibilità che anche il feto rientri nella nozione di “uomo”, quale soggetto passivo dei reati di omicidio.
Con sentenza n. 99 del 19 giugno 2019, la Cour constitutionnelle belga ha accolto il ricorso in annullamento presentato da alcune associazioni impegnate nella tutela dei diritti delle persone transgender, stabilendo che l’articolo 3 della legge del 25 giugno 2017, “réformant des régimes relatifs aux personnes transgender de l’état civil e ses effets”, viola il principio di eguaglianza (art. 10 costituzione belga) nella parte in cui non riconosce un genere diverso da quello maschile e femminile.