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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – D.B. e altri v. Svizzera: tutela dell’identità e della vita privata del minore nato tramite gestazione per altri
22 novembre 2022

La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che la Svizzera ha violato l’art. 8 CEDU, e in particolare il diritto alla vita privata del minore nato tramite gestazione per altri, non avendo previsto la possibilità di riconoscere il rapporto genitoriale tra il minore e il padre d’intenzione.

Numero
58817/15 - 58252/15
Anno
2022

La sentenza trae origine dai ricorsi presentati da M.B. (figlio) e da D.B. (padre d’intenzione) e Ma.B. (padre genetico), avverso il rifiuto delle autorità svizzere di trascrivere nei registri dello Stato civile il certificato di nascita estero di M.B. e di riconoscere il legame genitore-figlio tra il padre d’intenzione e il minore, nato negli Stati Uniti mediante gestazione per altri.

Come è noto, ai sensi del secondo par. dell’art. 8 della Convenzione, che tutela la vita privata e familiare, ingerenze statali nell’esercizio di tale diritto sono legittime, laddove necessarie “in una società democratica” e proporzionate allo scopo legittimamente perseguito. La Corte rileva l’ingerenza nel caso in esame e si interroga circa la sua necessità in una società democratica.

Richiamando la decisione Mennesson e Labassee v. Francia si ricorda che deve sempre essere garantito all’individuo il diritto di definire la propria identità personale, della quale il legame di filiazione costituisce un aspetto fondamentale, e altresì che nel bilanciare gli interessi in gioco è essenziale tutelare l’interesse superiore dei minori. Pur affermando la necessità di tutelare giuridicamente il rapporto padre-figlio, in un parere consultivo del 2019, la Corte EDU aveva riconosciuto la discrezionalità in capo agli stati in tema di definizione delle modalità di accertamento di tale legame genitoriale, che può prescindere dalla trascrizione nei registri dello Stato civile del certificato di nascita straniero. Dunque, il margine di apprezzamento risulta ampio in riferimento all’individuazione delle modalità di accertamento del legame genitoriale e ristretto, invece, in merito al riconoscimento del legame in sé, poiché in questo si concretizza più direttamente la tutela del best interest del minore.

Nel 2011, al momento della nascita del minore, l’ordinamento svizzero non riconosceva nessuno strumento utile all’accertamento dello status di figlio nato all’estero mediante gestazione per altri, dal momento che l’adozione veniva concessa solamente alle coppie sposate, escludendo dunque quelle unite civilmente. Successivamente, nel 2018, la disciplina di siffatto istituto era stata novellata, e Ma.B. aveva perciò potuto provvedere a finalizzare l’adozione del minore.

Ciononostante, poiché la Svizzera ha rifiutato di trascrivere il certificato di nascita del minore, e contestualmente non ha previsto alcun altro meccanismo che tutelasse la relazione padre-figlio, la Corte EDU stabilisce che nel periodo 2011-2018 il minore è stato sottoposto ad “un'incertezza giuridica quanto alla sua identità nella società” tale da “privarlo della possibilità di vivere e di evolvere in un ambiente stabile” (par. 88), e per questo motivo vi è stata una violazione dell’art. 8 CEDU, in riferimento alla sua vita privata e familiare.

Nel valutare la lamentata violazione del diritto alla vita familiare di D.B. e Ma.B., la Corte EDU ritiene condivisibile l’opinione del giudice nazionale secondo il quale i due ricorrenti, avvalendosi della gestazione per altri in uno stato terzo, hanno agito in frode alla legge svizzera, per cui tale procedura è vietata. In aggiunta, le difficoltà pratiche che i ricorrenti hanno riscontrato, a seguito della mancata trascrizione del certificato di nascita estero, non hanno inciso in modo particolare sulla vita della coppia e non hanno superato una soglia minima di gravità tale da poter riscontrare, sotto questo profilo, una violazione dell’art. 8 CEDU.

Il testo completo della sentenza è disponibile nel box download.

Giulia Alessi
Pubblicato il: Martedì, 22 Novembre 2022 - Ultima modifica: Lunedì, 12 Dicembre 2022
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