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Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - Gillberg v. Svezia: libertà di ricerca e restrizione all'accesso ai dati
3 aprile 2012

La Grand Chamber della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha confermato che un professore svedese non può invocare il proprio diritto alla privacy in base all’art. 8 della Convenzione, né il suo diritto alla libertà di espressione e informazione riconosciuto dall’art. 10 della stessa («[…] a “negative” right within the meaning of Article 10 to refuse to make the disputed research material available»), per giustificare il suo rifiuto a consentire l’accesso ai materiali su cui questi svolge ricerca presso l’Università di Gothenburg. La Corte ha stabilito all’unanimità che la condanna del ricercatore per aver impedito l’accesso ai documenti richiesti non implica una violazione dei suoi diritti così come riconosciuti dagli artt. 8 e 10 della Convenzione.

Numero
ric. n. 41723/06
Anno
2012

 Nel box download il .pdf della decisione della Corte (fonte: HUDOC).

Pubblicato il: Martedì, 03 Aprile 2012 - Ultima modifica: Venerdì, 02 Agosto 2019
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