La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge della Regione Molise 24 ottobre 2017, n. 16, Disposizioni regionali in materia di disturbi dello spettro autistico e disturbi pervasivi dello sviluppo.
Corte costituzionale - sent. 247/2018: legge regionale e piani di rientro della spesa sanitaria
21 novembre 2018
La Corte ha ritenuto infatti fondate le cinque questioni di legittimità della legge sollevate dal Governo.
La legge impugnata mirava a promuovere l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa delle persone portatrici del disturbo dello spettro autistico e dei disturbi pervasivi dello sviluppo, con appositi percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali, nonché attraverso l’organizzazione di servizi di tutela della salute e delle condizioni di vita sociale e di assistenza alle famiglie.
La legge impugnata è stata giudicata in contrasto con l’art. 120 Cost, poiché interferiva con le competenze riservate al Commissario ad acta, incaricato di assicurare l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) a persone con disturbi mentali e disabilità, inseriti nel DPCM 12 gennaio 2017 (artt. 25, 26, 27 e 32); e con l’art. 117 Cost., poiché incompatibile coi principi fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica e, nello specifico, con il piano di rientro dal disavanzo sanitario a cui la Regione Molise è soggetta.
Inoltre, vengono segnalati in particolare gli articoli 11 e 14 della legge impugnata. Il primo prevede percorsi terapeutici all’inserimento lavorativo e all’integrazione sociale; il secondo sancisce la copertura degli oneri della legge a carico del Fondo sanitario nazionale. Secondo la Corte costituzionale interventi di questo tipo, attinenti all’ambito sociale e professionale, non possono essere posti a carico di un fondo destinato al finanziamento della spesa sanitaria, riguardando altre tematiche. Per questo, risulta violato anche l’art. 81, terzo comma, Cost.
La Corte costituzionale, peraltro, si era pronunciata in termini analoghi appena una settimana prima, con la sentenza 199/2018, dichiarando l’illegittimità costituzionale di una legge della Regione Campania attinente agli stessi argomenti.
Il testo della sentenza è disponibile nel box download e a questo link.