Il 20 aprile 2010 l’Arizona State University (ASU) ha accettato di pagare $700,000 a 41 membri della tribù Indiana degli Havasupai come mediazione nel processo da questi ultimi instaurato per illegittimo utilizzo di campioni di sangue a fini di ricerca genetica.
US - Havasupai v. Arizona State University: ricerca scientifica e consenso informato
20 aprile 2010
A partire dal 1990 gli Havasupai avevano concesso alla Arizona State University i propri campioni biologici affinché i ricercatori individuassero la causa dell’elevata incidenza di una forma di diabete fra i membri della popolazione. Qualche anno dopo è emerso che i ricercatori dell’Università avevano condotto studi ulteriori sui materiali raccolti, connessi a forme di schizofrenia, a unioni fra consanguinei e a particolari modelli migratori di popolazione. I membri del gruppo avevano a questo punto richiesto all’Università di ritirarsi dalla ricerca e di ottenere la restituzione dei campioni biologici forniti. A fronte del rifiuto dell’Università due azioni legali sono state promosse, lamentando una lesione dell’identità culturale e della dignità del gruppo indigeno. In particolare, alcuni esiti della ricerca, seppure in apparenza neutralmente legati alla provenienza geografica dei partecipanti, sarebbero risultati incompatibili con il credo religioso-culturale della popolazione che ne radica le origini nei territori del Grand Canyon. La vicenda si è conclusa solo nel 2010 con un accordo fra la tribù e l’Università, che si è impegnata, fra le altre cose, a pagare 700,000 $, a restituire tutti i campioni e tutti i documenti contenenti informazioni derivate dalla ricerca e ad indicare tutte le istituzioni cui i campioni erano stati trasferiti.