La proposta, presentata in data 28 gennaio 2020 e approvata dalla Camera in data 11 febbraio 2021, prevede la creazione di un quadro giuridico che garantisca la tutela dei diritti fondamentali delle persone intersessuali.
Belgio – Proposta di risoluzione: creazione di un quadro legislativo a tutela delle persone intersessuali
11 febbraio 2021
A seguito di numerosi interventi in materia da parte del Comitato delle Nazioni Unite per i diritti dell’infanzia, del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa, che hanno incoraggiato gli Stati ad adottare leggi, sul modello di Malta e Portogallo, la proposta di risoluzione intende creare un quadro giuridico per la protezione delle persone intersessuali.
Si specifica, innanzitutto, che le loro caratteristiche sessuali costituiscono variazioni naturali dello sviluppo sessuale e che, nella maggior parte dei casi, non mettono in pericolo la salute: semplicemente non corrispondono ai paradigmi sociali di tipo binario che portano all’assegnazione dell’identità maschile o femminile. Questo porta ad una pressione sociale e medica verso la standardizzazione dei corpi delle persone intersessuali, attraverso interventi chirurgici e trattamenti spesso forzati ed effettuati senza il consenso informato, basati sulla previsione di possibili difficoltà future di integrazione sociale.
Pertanto, la Camera chiede al Governo federale interventi in materia, al fine di:
- vietare il ricorso a pratiche mediche per il cambiamento dei caratteri sessuali di minori intersessuali, salvo in caso di pericolo grave per la salute e con consenso informato;
- prevedere indennizzi per coloro che hanno subito questo tipo di trattamenti in passato
- rafforzare le tutele penali contro la discriminazione e la violenza sulla base delle caratteristiche sessuali;
- predisporre anche un sistema di comunicazione efficace, che promuova una rappresentazione positiva della realtà intersessuale
- predisporre un sistema di consulenza e assistenza alle famiglie di persone intersessuali;
- implementare un procedimento amministrativo per il cambiamento di genere;
- rendere facoltativa, ove possibile, l’indicazione del genere “M” o “F”, prevedendo eventualmente categorie aggiuntive;
- rendere inclusivi tutti gli ambienti pubblici e i programmi scolastici;
Il testo della risoluzione è disponibile nel box download.