Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
Il TAR Lazio, con due sentenze in data 1 giugno 2021, ha respinto i ricorsi presentati contro le disposizioni che hanno prolungato a 35 giorni l’intervallo tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer contro il Covid-19.
La High Court, ricostruendo il best interest della paziente minorenne, ha deciso di far cessare i trattamenti di sostegno vitale.
La Corte dei conti ha dichiarato non conforme alla legge il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. 549 del 22 febbraio 2021, con il quale è stato approvato l’Accordo di sviluppo sottoscritto da Invitalia e ReiThera s.r.l., volto a sostenere il programma di sviluppo industriale dello stabilimento produttivo sito in Castel Romano.
Il Tribunale di Belluno ha rigettato il reclamo proposto contro la precedente ordinanza n. 12/2021, con la quale la sezione Lavoro del medesimo Tribunale aveva legittimato l’imposizione delle ferie forzate agli operatori sanitari non vaccinati.
Il Tar Lazio ha rigettato il ricorso contro la commercializzazione senza prescrizione medica, anche a minorenni, di un contraccettivo di emergenza, confermando la decisione dell’AIFA e permettendone la vendita.
La Corte costituzionale dell’Ecuador dichiarato l’illegittimità costituzionale degli articoli 149 e 150 del codice penale relativi al reato di aborto, nella parte in cui non prevedono la non punibilità nel caso in cui la gravidanza derivi da una violenza sessuale.
La Corte di Strasburgo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla madre di una minore affetta da una rara forma di infermità e in stato vegetativo persistente, avverso la decisione dei giudici inglesi che avevano autorizzato, su richiesta dei medici curanti, l’interruzione del trattamento di sostegno vitale della figlia.
La Corte d’Appello di Cagliari ha permesso l’annotazione dell’Ufficiale di stato civile riguardo il riconoscimento del figlio nato nell’ambito di un progetto di PMA di tipo eterologo da coppia dello stesso sesso da parte della madre intenzionale.
La Grande Camera della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha ritenuto che gli obblighi vaccinali per minori di età previsti dalla legislazione della Repubblica Ceca rientrino nel margine di apprezzamento statale e non contrastino pertanto con il diritto al rispetto della vita privata protetto dall'art. 8 della Convenzione.
La Corte d’Appello di Roma ha ordinato l’annotazione del riconoscimento da parte della madre non biologica nell’atto di nascita del minore, nato tramite PMA di tipo eterologo.