Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte d’Appello di Roma ha consentito che a margine dell’atto di nascita della minore, nata a seguito di una pratica di procreazione medicalmente assistita, venisse annotato il riconoscimento effettuato dalla genitrice non biologica e che la figlia assumesse anche il suo cognome, aggiungendolo al primo.
La Corte Suprema olandese (Hoge Raad der Nederlanden) ha ritenuto valida la dichiarazione di volontà rilasciata da una paziente di essere sottoposta ad una eutanasia ed ha annullato la sentenza di condanna del medico che l'ha eseguita.
In data 1 aprile 2020, la Supreme Court ha respinto l’appello del Whittington Hospital in un caso relativo al rimborso delle spese da sostenersi per un accordo di maternità surrogata commerciale in California.
In data 12 marzo 2020 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha espresso due giudizi di manifesta infondatezza in due casi sollevati contro la Svezia da aspiranti ostetriche che si sono viste negare il diritto di obiezione di coscienza all'interruzione volontaria di gravidanza.
Basandosi su un esame preliminare del merito dei casi, il comitato di tre giudici incaricato dell’esame dell’ammissibilità ha deciso che la mancata tutela dell’obiezione di coscienza delle ricorrenti non costituisce violazione degli articoli 9, 10 e 14 della CEDU e ha, pertanto, rigettato i due ricorsi in quanto manifestamente infondati.
L’amministratore di sostegno non può essere autorizzato in nome e per conto del beneficiario in coma a contrarre matrimonio, nemmeno se quest’ultimo conviveva da anni con la compagna e aveva manifestato più volte la sua intenzione di sposarsi.
La Corte costituzionale della Colombia ha dichiarato inammissibile la questione di costituzionalità sull’articolo 122 del Codice penale, relativo alla disciplina dell’interruzione di gravidanza. In virtù di ciò, la disciplina dell'interruzione di gravidanza rimane invariata rispetto a quanto precedentemente stabilito della Corte nella sentenza C- 355 del 2006.
Il Secondo Senato del Bundesverfassungsgericht ha dichiarato incostituzionale il § 217 del StGB (codice penale tedesco), che punisce il favoreggiamento commerciale del suicidio. Al contrario, la Corte di Karlsruhe afferma che il diritto ad autodeterminarsi nella morte trova fondamento nel principio personalistico (art. 2, co. 1 GG, in combinato disposto con l'art. 1, co. 1 GG), e va garantito a ciascuno a prescindere da uno stato patologico grave o irreversibile, o da specifiche fasi della malattia o momenti della vita.
La Corte costituzionale della Thailandia ha dichiarato incostituzionale gli articoli 301 del Codice penale riguardante l'interruzione di gravidanza, perché contrario ai principi di eguaglianza e libertà protetti dalla Costituzione.
La Corte di Cassazione ha ribadito la prevalenza del diritto del figlio a conoscere le proprie origini, dopo la morte della madre che aveva scelto di rimanere anonima.
La Corte Suprema degli UK ha deciso di dichiarare Midrar, neonato che sin dai primi momenti di vita è stato alimentato da un respiratore presso l’Unità di Cura Intensiva Neonatale a seguito di una complicazione durante il parto, morto cerebralmente, come risulterebbe dai test fatti secondo criteri neurologici (DNC- Death by Neurological Criteria), e quindi ha confermato al Trust del Manchester University Hospital di rimuovere il respiratore.