Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Supreme Court rigetta il ricorso proposto dai genitori di un minore per cui il giudice di seconda istanza aveva confermato la sospensione dei trattamenti di sostegno vitale. La Court of Appeal aveva confermato che ciò fosse nel “best interest” del paziente, considerata la sua condizione di salute minata da una rara malattia mitocondriale.
In data 1 aprile 2020, la Supreme Court ha respinto l’appello del Whittington Hospital in un caso relativo al rimborso delle spese da sostenersi per un accordo di maternità surrogata commerciale in California.
La Court of Appeal conferma la decisione adotatta dalla High Court e, pur smentendo in parte l’interpretazione del giudizio precedente, ribadisce che l'NHS è competente per l’erogazione e il finanziamento del trattamento PrEP di profilassi preventiva contro l’HIV, che non è peraltro obbligato a esercitare tale competenza.
La Corte d’Appello degli UK ha riammesso il caso ABC V St George’s Healthcare NHS trust alla corte di prima istanza, concedendo alla ricorrente di presentare la richiesta volta ad accertare la responsabilità dei medici che avevano curato il padre per non averla informata del carattere ereditario della malattia che lo affliggeva.
La Court of Protection ha dichiarato l’incapacità di una paziente affetta da grave anoressia nervosa di prendere decisioni riguardo le proprie cure e ha dichiarato essere nel miglior interesse della paziente la sospensione dell’alimentazione forzata, praticata contro la sua volontà, durante i ricoveri ospedalieri.
La Court of Protection for the mental capacity act 2005 valuta la possibilità di eseguire una terapia oncologica invasiva in assenza del consenso della paziente incapace.
La Court of Protection ha respinto il ricorso presentato dai genitori di un uomo che si trova in uno stato di incoscienza e prossimo alla morte celebrale, ritenendo che autorizzare il prelievo dei gameti dell’uomo non sia compatibile con il suo best interest, poiché tale procedura richiede il consenso dell’interessato, e non vi sono elementi sufficienti al fine di determinare la sua volontà.
Nel caso volto ad ottenere l’affidamento (child arrangement order) di Z, un bambino nato a seguito di un surrogacy agreement stipulato tra X (c.d. "surrogate") e A e B (c.d.”commissing parents” di Z), la Family Court ha permesso alla madre surrogata di tenere il bambino sulla base della sezione 1(1)(3)(4) del Children Act (1989).
La Family Division della High Court del Regno Unito, in data 13 marzo 2018, trasferisce la piena titolarità dei diritti di un minore nato all’estero da madre surrogata in capo ad una coppia sposata ma non convivente.
La High Court of Justice (Family Division) ha ritenuto che non possa configurarsi una violazione dell’art. 5 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo se il minore che si presume essere privato della libertà è fisicamente incapace di esercitare tale diritto e non è nemmeno in grado, a causa della propria disabilità mentale, di comprenderlo e rivendicarlo.