Vai menu di sezione

Vaccini e autismo

Raccogliamo qui di seguito alcuni materiali rilevanti in riferimento alle presunte e scientificamente infondate connessioni fra vaccini e autismo.

INDICE

  1. Studi e documenti rilevanti
  2. Pronunce giurisprudenziali

Studi e documenti rilevanti

Lo studio che aveva evidenziato una correlazione causale fra vaccini (MMR) e autismo, pubblicato su The Lancet nel 1998, ritirato nel 2011:

1. A.J. Wakefield et Al, Ileal-lymphoid-nodular hyperplasia, non-specific colitis, and pervasive developmental disorder in children (RETRACTED), The Lancet, Volume 351, Issue 9103, Pages 637 - 641, 28 February 1998.
Dopo un'inchiesta del General Medical Council, l'Autore dell'articolo è stato radiato dall'ordine dei medici del Regno Unito.

2. Il parere  espresso nel 2002 dal Global Advisory Committee on Vaccine Safety dell'OMS (GACVS) ha concluso che "no evidence exists of a causal association between MMR vaccine and autism or autistic disorders".

3. L'approfondimento del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Vaccini e autismo: nessuna associazione .

4. Il report Adverse Effects of Vaccines: Evidence and Causality pubblicato nel 2011 dall'Institute of Medicine ("evidence favors rejection of five vaccine-adverse event relationships, including MMR vaccine and autism").

5. Un recente meta-studio della American Academy of Pediatrics che evidenzia come nessuno dei 45 studi più importanti sulla sicurezza dei vaccini evidenzi alcun collegamento fra vaccini e autismo:

American Academy of Pediatrics, Vaccine Safety: Examine the evidence , aggiornato ad aprile 2013.

6. Un articolo recentemente comparso su The Journal of Pediatrics:

F. DeStefano, C.S. Price, E.S. Weintraub, Increasing Exposure to Antibody-Stimulating Proteins and Polysaccharides in Vaccines Is Not Associated with Risk of Autism , The Journal of Pediatrics, Volume 163, Issue 2, Pages 561–567, August 2013
 
7. I risultati di un recente studio condotto dall'Università di Sydney, pubblicato su Vaccine:

L.E. Taylor, A.L. Swerdfeger, Guy D. Eslick, Vaccines are not associated with autism: An evidence-based meta-analysis of case-control and cohort studies , Vaccine, Volume 32, Issue 29, 17 June 2014, Pages 3623–3629

Indice

Pronunce giurisprudenziali

Di seguito le principali pronunce di merito e di legittimità riguardanti la relazione causale fra vaccini e autismo.

a. Busto Arsizio, sent. 413/2009

Il giudice del lavoro del Tribunale di Busto Arsizio condanna il Ministero della Salute al pagamento dell’indennizzo di cui all’art. 2, co. 1 della legge 210/1992 nonostante il CTU si fosse espresso in senso negativo in ordine alla sussistenza del nesso causale fra la patologia accertata e le vaccinazioni somministrate. Ricorda il giudice che «la sussistenza del nesso causale ben può essere affermata in base ad un serio e ragionevole criterio di probabilità scientifica, soprattutto quando manca la prova della preesistenza, della concomitanza o della sopravvenienza di altri fattori determinanti».

b. Urbino, sent. 1347/2011

Il giudice del lavoro di Urbino ha condannato il Ministero della Salute al pagamento dell’indennizzo di cui agli artt. 1 e 2 della legge 210/1992 basandosi sulla perizia del CTU che richiama uno studio di Gallagher e Goodman i cui risultati rendono «più realistica la prospettazione che l’esposizione a Thimerosal con la vaccinazione contro l’epatite B abbia potuto avere nell’istituirsi del disturbo autistico diagnostica (…) qualche ruolo quale fattore ambientale che ha reagito con fattori endogeni predisponenti. Questi risultati rendono questo assunto meno confinato nel campo del solo possibile e proiettarlo in quello di una qualche probabilità (…)». Sarebbe dunque “possibile affermare che esiste una ragionevole probabilità scientifica che la somministrazione del vaccino anti epatite B, contenente Thimerosal, abbia cagionato (…) l’insorgenza dell’autismo infantile”. Ulteriori fattori che contribuiscono a far ritenere non meramente possibile ma scientificamente probabile che proprio la somministrazione del vaccino abbia cagionato l’insorgenza sono la tempistica della insorgenza dei primi sintomi e l’assenza di ulteriori fattori morbosi che possano essere individuati come causa della malattia.

L'articolo cui si fa riferimento nella sentenza: C.M. Gallagher, M.S. Goodman, Hepatitis B Vaccination of Male Neonates and Autism Diagnosis, NHIS 1997–2002 , in Journal of Toxicology and Environmental Health, Part A: Current Issues, Volume 73, Issue 24, 2010

c. Rimini, sent. 886/2012

Il Tribunale di Rimini riconosce il diritto all’indennizzo di cui agli artt. 1 e 2 della legge 210/1992 recependo la valutazione svolta «dall’ausiliare medico-legale il quale, sulla base di un esame approfondito del caso anche alla luce della letteratura specialistica», ha affermato che il disturbo autistico sia «riconducibile con ragionevole probabilità scientifica alla somministrazione del vaccino MPR».

d. Bologna, sent. 1767/2014

La corte d'Appello di Bologna ha rovesciato la decisione del 2012 con la quale il giudice del lavoro di Rimini aveva riconosciuto l’esistenza del nesso causale tra la vaccinazione trivalente contro morbillo, parotite e rosolia e l'insorgenza di forme di autismo, condannando il Ministero della salute all’indenizzo della famiglia di un bimbo vaccinato (l.n. 210/92). La consulenza tecnica disposta dai giudici del Tribunale ha segnalato l’irrilevanza scientifica degli studi citati nella pronuncia del 2012 e l’inesistenza di un rapporto di causalità fra il vaccino e la progressiva comparsa dei disturbi della sfera autistica.

e. Pesaro, 11 novembre 2013

Il Tribunale di Pesaro condanna il Ministero della salute al pagamento dell’indennizzo ai sensi degli artt. 1 e 2 della legge 210/1992 dopo che il CTU, pur non avendo fornito certezze, aveva sostenuto che la manifestazione della malattia fosse riconducibile alla vaccinazione effettuata in termini di «attendibile probabilità causale».

f. Milano, 23 settembre 2014

Il perito avrebbe concluso che «è probabile in misura certamente superiore al contrario, che il disturbo autistico del piccolo (…) sia stato concausato, sulla base di un polimorfismo che lo ha reso suscettibile alla tossicità di uno o più ingredienti (o inquinanti), dal vaccino (…)» prodotto dalla GlaxoSmithKline.
Esclusa la causa genetica, la vaccinazione sarebbe la causa «di gran lunga più probabile delle altre, così incerte sotto il profilo dell’efficienza lesiva da risultare oggi relegate nell’ambito della mera ipotesi».
Soddisfatto il principio di esclusione di altre cause, il Tribunale condanna il Ministero della salute all’indennizzo di cui alla legge 210/1992.
I giudici concludono che sia «più probabile, in misura certamente superiore al contrario, che il disturbo autistico di (…) sia stato causato o almeno concausato (…) dal vaccino». Tale conclusione sarebbe avvalorata da un documento confidenziale della GSK rivolto agli enti regolatori nel quale, fra i vari adverse events del vaccino, sarebbero citati anche alcuni casi di autismo.

E' stata data notizia dell'immediato ricorso in appello da parte del Ministero della Salute.

Qui alcune perplessità di carattere scientifico circa i contenuti della perizia (LeScienze Blog)

Qui un documento congiunto di alcune società scientifiche italiane adottato in seguito alla sentenza del Tribunale di Milano.

g. Corte di Cassazione, sez. lavoro, sent. 16 giugno 2016, n. 12427

La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte di appello di L'Aquila che aveva rigettato la domanda di indennizzo ai sensi della legge n. 210/92 e di risarcimento del danno richiesta da un madre per conto del figlio nato nel 1999 ed affetto da autismo per inesistenza di un nesso causale con la vaccinazione trivalente. La Corte, diversamente da quanto sostenuto dal ricorrente, aveva fatto oggetto di specifico e adeguato esame la questione della valutazione, da parte dei consulenti d’ufficio, della sussistenza di un nesso causale tra le vaccinazioni e l’insorgenza del disturbo, dando conto delle posizioni assunte dagli esperti anche sulla base di dettagliati richiami ai loro elaborati.

h. Corte di Appello di Salerno, sent. 8 giugno 2017, n. 396 

La Corte d’Appello, a seguito di un’ulteriore consulenza del CTU, ha ritenuto non sussistente il nesso di causalità fra la somministrazione delle vaccinazioni obbligatorie e lo sviluppo di un disturbo dello spettro autistico. Per tale motivo ha negato l’indennizzo che era stato riconosciuto in primo grado. La Corte ha ribadito che l’indennizzo del danno da vaccinazioni obbligatorie nei casi dubbi “non sarebbe fondato su un giudizio di certezza o almeno di probabilità, ma su una ipotesi meramente teorica e non dimostrabile”.

i. Corte di Cassazione, sez. VI civ., ord. 5-25 luglio 2017, n. 18358

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un padre avverso la sentenza della Corte d'appello di Salerno che aveva negato il risarcimento del danno escludendo l'esistenza di una relazione causale tra la sindrome del figlio (un'encefalopatia immunomediata con sindrome autistica insorta dopo il vaccino) e la somministrazione del vaccino antipolio.

l. Corte di Cassazione, sez. VI civile, ord. 23 ottobre 2017, n. 24959

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da due genitori di un bimbo avverso la sentenza che aveva escluso la sussistenza del nesso di causalità tra sindrome autistica e somministrazione dei vaccini allo stesso praticati (antipoliomielite di tipo Sabin, DTP – antidifterica, antitetanica e antipertossica – e MPR – anti morbillo, parotite e rosolia). In particolare, la Corte ha ribadito che la correlazione eziologica tra vaccinazioni e autismo rappresenta solo una mera possibilità e non una ragionevole probabilità scientifica, che invece è richiesta per determinarne il nesso causale.

Indice

Autore
Marta Tomasi
Pubblicato il: Martedì, 25 Novembre 2014 - Ultima modifica: Lunedì, 09 Settembre 2024
torna all'inizio