Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.

Questa sezione raccoglie decisioni rese da diverse giurisdizioni, nazionali, europee e internazionali, sulle tematiche del biodiritto.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha stabilito che la Svizzera ha violato l’art. 8 CEDU, e in particolare il diritto alla vita privata del minore nato tramite gestazione per altri, non avendo previsto la possibilità di riconoscere il rapporto genitoriale tra il minore e il padre d’intenzione.
La Court of Protection ha respinto il ricorso presentato dai genitori di un uomo che si trova in uno stato di incoscienza e prossimo alla morte celebrale, ritenendo che autorizzare il prelievo dei gameti dell’uomo non sia compatibile con il suo best interest, poiché tale procedura richiede il consenso dell’interessato, e non vi sono elementi sufficienti al fine di determinare la sua volontà.
Il Conseil constitutionnel ha rigettato la questione di costituzionalità relativa all’art. 1111-11 del Code de la santé publique che attribuisce al medico il potere di disapplicare le direttive anticipate di trattamento se appaiono manifestamente inadeguate o non conformi alla situazione medica del paziente, in quanto ritiene che il legislatore con tale disposizione ha voluto correttamente tutelare la dignità delle persone in fin di vita.
La Corte costituzionale ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale promosse dal Presidente del Consiglio dei Ministri e aventi ad oggetto l’art. 7 della legge della Regione Puglia n. 36/2021, in tema di modifiche al Servizio di analisi genomica avanzata con sequenziamento della regione codificante individuale (ESOMA), in riferimento agli artt. 81 e 117, co. 2, let. m), e co. 3 della Costituzione.
La Cour constitutionnelle del Belgio dichiara la parziale incostituzionalità dell’art. 3 della Legge sull’eutanasia, com’era applicabile prima della riforma del 2014, nella parte in cui la condotta del medico che viola i requisiti meramente procedurali di realizzazione dell’eutanasia è trattata, ai fini penali, allo stesso modo della condotta del medico che viola requisiti sostanziali.
Il Conseil d’État rigetta la richiesta avanzata dall’associazione Dignitas di sottoporre al vaglio di costituzionalità del Conseil constitutionnel gli artt. da L. 1110-5 a L. 1110-5-3 del Code de la santé publique nella parte in cui non riconoscono il diritto di ogni persona a poter porre fine alla propria vivere consapevolmente, liberamente e con dignità.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 2 CEDU da parte del Belgio, poiché la loi 28 mai 2002 non garantisce sufficientemente l’indipendenza della Commission fédérale de contrôle et d’évaluation de l’euthanasie.
Il Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità ha accertato che il mancato riconoscimento giuridico della figura del caregiver da parte dell’Italia viola i diritti delle persone con disabilità all’uguaglianza e alla non-discriminazione, alla vita indipendente e all’inclusione nella comunità, al rispetto del domicilio nonché il diritto delle stesse e dei propri familiari adeguati standard di vita e protezione secondo quanto previsto rispettivamente agli articoli 5, 19, 23 e 28 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha accertato la violazione dell’art. 8 CEDU da parte della Russia, a seguito di un intervento di sterilizzazione effettuato su una giovane donna, avvenuto senza il suo espresso consenso.
La quinta sezione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato da un vigile del fuoco francese circa la legittimità della loi 2021-1040, poiché non vi è stato il previo esaurimento dei mezzi di ricorso interni.